Arriverà nelle sale italiane per tre giorni, dal 9 all’11 novembre : “Steve McQueen: “Una vita spericolata” per ricordare l’attore nel trentacinquesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 7 novembre del 1980. Il film è distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection. L’attesissimo docufilm, firmato da Gabriel Clarke e John McKenna, ripercorre la lavorazione del film Le 24 Ore di Le Mans, che vedeva protagonista l’iconico interprete statunitense. McQueen, grandissimo appassionato di corse, sia su due che su quattro ruote, era disposto a tutto purché il film incentrato sulla gara più impegnativa del calendario del motorsport a livello mondiale vedesse la luce, anche a mettere a repentaglio la propria carriera. Il film – presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes, nella sezione Cannes Classics, e in anteprima nazionale a Biografilm Festival | International Celebration of Lives – offre uno spaccato unico del mondo dell’automobilismo su pista negli anni Settanta, grazie al dietro le quinte delle riprese effettuate per la pellicola di Lee H. Katzin durante la 24 Ore di Le Mans del 1970. Il film restituisce inoltre un ritratto singolare del carismatico attore e delle sue vicende pubbliche e private di quel periodo, mostrando immagini inedite e diverse interviste esclusive, tra cui quelle a Derek Bell, cinque volte vincitore a Le Mans; a David Piper, che perse una gamba durante le riprese; al co-protagonista di McQueen nel film, Sigi Rauch; e a Chad McQueen, figlio di Steve. Presenting partner di Steve McQueen: Una vita spericolata è TAG Heuer, brand da sempre legato all’universo motor racing grazie al suo contributo unico all’evoluzione del cronometraggio nella storia.
Steve McQueen aveva un sogno: girare il film definitivo sulle corse automobilistiche, il più realistico, il più coinvolgente. Come avrebbe potuto immaginare che la lavorazione de Le 24 ore di Le Mans gli sarebbe costata così tanto, in termini artistici, economici e umani? Tra divergenze con la troupe, problemi con la sceneggiatura, incidenti e tradimenti, i registi Gabriel Clarke e John McKenna costruiscono – sul filo delle testimonianze di Chad McQueen, figlio di Steve, e degli altri protagonisti di quella storica avventura cinematografica – un film nel film sul circuito dove l’icona della vita spericolata sfrecciò confondendo la finzione con la realtà dell’autodromo. E compongono il ritratto di un uomo lanciato a tutta velocità nell’esistenza e nell’arte.