L’Abruzzo riparte da Marco Marsilio. Il tanto temuto ‘effetto Sardegna’ non c’è stato e il centrodestra, in queste elezioni regionali, ha ottenuto un risultato storico, confermando per la prima volta il presidente uscente della Regione. Le urne non hanno lasciato spazio alle interpretazioni: il centrodestra con Marsilio ha ottenuto il 53,5% dei voti con 17 seggi in consiglio regionale; la coalizione di centrosinistra si è fermata 7 punti dietro, al 46,5% delle preferenze, con 12 seggi. Tra le prime a congratularsi con Marsilio la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in un messaggio video diffuso sui social, ha espresso le proprie “congratulazioni al primo presidente della storia della regione Abruzzo riconfermato per un secondo mandato dai cittadini”.
Incontrando la stampa nell’auditorium di Palazzo Silone a L’Aquila, Marsilio ha evidenziato il suo rapporto stretto con la premier Meloni “siamo stati sempre in contatto nel corso di questi ultimi giorni di campagna elettorale. Ieri sera l’ho mandata a dormire presto dicendole di stare tranquilla. E’ andata a letto molto soddisfatta, molto contenta e anche molto fiera del lavoro che abbiamo fatto e continuerà ad esserci vicino, come lo è sempre stata”. Dal neo presidente della Regione parole di ringraziamento anche per gli elettori: “Gli abruzzesi hanno percepito che c’è un governo che finalmente ci ascolta e che ci aiuterà a risolvere problemi che attendevano da generazioni di essere affrontati”.
La Regione Abruzzo ripartirà “dal buon lavoro fatto in questi cinque anni, un grande lavoro di pianificazione, di messa in ordine dei conti, dei bilanci, di raccolta dei finanziamenti, di maturazione dei progetti per troppo tempo rimasti fermi abbandonati nei cassetti o mai nemmeno affrontati. Ora bisogna svolgere fino in fondo il compito, abbiamo gettato le basi, abbiamo seminato e ora bisogna far fruttificare questa lunga incubazione”, ha sottolineato Marsilio ricordando che “l’esperimento di una forma politica diversa, e oggi ancora molto vaga e non definita, del cosiddetto campo largo, è stato respinto al mittente. Non è questo il futuro che attende né l’Abruzzo, né l’Italia”.
In mattinata, il candidato del centrosinistra, Luciano D’Amico, ha chiamato Marsilio augurandogli buon lavoro e riconoscendo la vittoria netta. In una conferenza stampa a Pescara l’ex rettore dell’università di Teramo ha parlato anche dei prossimi cinque anni in consiglio regionale.”Faremo un’opposizione molto ferma, molto seria e siamo convinti che riusciremo a costruire un’alternativa al governo delle destre. Abbiamo dimostrato che questo è possibile, perché pur essendo molto chiaro e netto il risultato, i punti che ci separano sono relativamente pochi, credo che la sfida sarà nei prossimi cinque anni spiegare a quei due abruzzesi su quattro che non hanno votato e in particolare ai tanti giovani, le ragioni di un cambiamento in modo che si possa davvero offrire un’alternativa ad un governo delle destre”, ha detto D’Amico.
Per la segretaria del Pd, Elly Schlein, le elezioni abruzzesi hanno dimostrato che occorre “continuare a batterci con ancora più determinazione per costruire un`alternativa solida in grado di competere con la coalizione delle destre”. Fino a qualche settimana fa “l’Abruzzo era dato per perso senza discussioni, il presidente uscente di Fratelli d’Italia partiva con un vantaggio di 20 punti nei sondaggi. E invece unendo le nostre forze attorno a una visione comune abbiamo riaperto la partita e ridotto quello scarto in modo significativo, ma non ancora sufficiente”, ha affermato Schlein.