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L’affondo di Staino: Cuperlo e gli altri con Togliatti sarebbero in Siberia

Gianni Cuperlo e altri esponenti della sinistra Dem “dovrebbe avere lo stile di Berlinguer. Invece sono i peggiori: hanno distrutto il dialogo”. Dicono che Renzi ha distrutto il dialogo. “Con Fassina che minaccia: o cambiate questo articolo o me ne vado? Avessero fatto così negli anni Cinquanta, con Togliatti, sarebbero già in Siberia”. A dirlo è il vignettista de “L’Unità” Sergio Staino, in una intervista al “Corriere della Sera”. “Se sei minoranza – aggiunge – devi essere responsabile. E invece Cofferati ha buttato la Liguria in braccio ai leghisti e ora si prende le maledizioni”. Staino risponde quindi a chi lo accusa di essere renziano. “Si è arrivati a usare l’aggettivo renziano – afferma – come sinonimo di merdoso, traditore, figlio di puttana. Ma perché? Io non sono renziano, come non sono stato prodiano, pur avendo appoggiato Prodi. Ma c’è qualcosa di meglio a sinistra di Renzi? Preferite Salvini o Grillo? Io scelgo Renzi, dov’è l`assassinio, dov`è il tradimento?”.

“Renzi – dice ancora – si sarà pure venduto a Verdini, ma il primo a chiamare i Cecchi Gori, i Mastella, i Di Pietro, personaggi ambigui e tremendi, è stato D`Alema”, che ora non ha ruoli “ma è lì come un avvoltoio, non vede l`ora di tornare. Non lo voglio, serve gente nuova, cervelli nuovi, anime nuove”. E Verdini? “Abbiamo storie diverse, ma non mi scandalizzo se cerchiamo i suoi voti. Abbiamo avuto Dini al governo. Dini!”. Dal “padre” di Bobo arriva infine un consiglio a Matteo Renzi: “Fossi in lui, sarei più modesto – conclude Staino -. C’è un’altissima percentuale di probabilità che perda il referendum. Sta rischiando grosso”.

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redazione