Ha stroncato “qualunque cosa del genere” riguardo a ipotesi di cancellazioni dei debiti pubblici degli Stati, detenuti dalla Bce in quanto “sarebbe in violazione dei trattati europei, l’articolo 123 proibisce quel tipo di approccio e io lo rispetto pienamente”. Non ha lasciato spazio a dubbi la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante una audizione al Parlamento europeo. Lagarde ha precisato di leggere “con interesse tutto quanto scritto o le interviste dei membri del Parlamento europeo, incluso innanzitutto il presidente”, in riferimento a David Sassoli. “Ma la mia risposta è semplice”, ha detto replicando a quanto gli chiedeva l’europarlamentare italiano Marco Zanni.
Come non lascia spazio a dubbi l’articolo 123 del Trattato di funzionamento dell’Unione europea (Tfue). “Sono vietati la concessione di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia – recita la norma – da parte della Banca centrale europea o da parte delle banche centrali degli Stati membri, a istituzioni, organi od organismi dell’Unione, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli Stati membri, così come l’acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della Banca centrale europea o delle banche centrali nazionali”. Dunque, una bocciatura più volte rimarcata dalla presidente della Bce, durante l’audizione al Parlamento europeo in qualità di presidente dello European Systemic Risk Board, ricalcando quanto detto sempre oggi durante l’audizione sulla politica monetaria.
La Bce assicurerà, tuttavia, “condizioni finanziarie favorevoli per tutti i settori” che proseguiranno “tutto il tempo necessario per sostener le spese delle famiglie, mantenere l’afflusso di credito e evitare licenziamenti di massa”, ha affermato Lagarde. Sul fronte pandemia, la recente ripresa dei contagi di Covid e le contestuali nuove misure restrittive, sempre secondo la Lagarde, “stanno aggiungendo incertezza” ad un contesto in cui era già molto elevata, sia per l’area euro che a livello globale. Dopo un terzo trimestre positivo, le ultime indagini mostrano che la ripresa ha perso slancio nel quarto. In ogni caso, la sfida chiave dei policy maker in questa fase sarà “traghettare l’economia fino a quando le vaccinazioni saranno ben avanzate e la ripresa potrà guadagnare slancio autonomamente”, ha affermato la presidente della Bce, secondo cui, “in questa situazione, è cruciale che le politiche pubbliche indichino chiaramente un percorso e ispirino fiducia tra i cittadini europei”. Queste politiche, ha conclude Lagarde “devono essere ambiziose ma anche realistiche”.