Il tempo per evitare il disastro sta per scadere: per scongiurare il caos climatico globale serve una grande trasformazione della società e dell’economia mondiale “su una scala senza precedenti”.
L’allarme arriva da un rapporto dell’Onu presentato a Incheon, in Corea del Sud, che ricorda che la superficie terrestre si è riscaldata di un grado centigrado, abbastanza per far salire il livello degli oceani e scatenare un crescendo letale di tempeste, alluvioni e siccità. Al livello attuale di emissioni di gas serra potremmo superare il grado e mezzo già nel 2030, o al più tardi nel 2050, stima con “con elevata sicurezza” l’autorevole Intergovernmental Panel for Climate Change (IPCC).
“Limitare il riscaldamento climatico a 1,5 gradi richiede dei cambiamenti senza precedenti. Abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo trasmesso il messaggio. Ora spetta ai governi, è loro responsabilità agire” ha detto Jim Skea, co-presidente dell’Ipcc e professore del Centro per la politica ambientale dell’Imperial College London. Per avere almeno una chance del 50% di restare sotto la soglia di un riscaldamento di un grado e mezzo, il mondo entro il 2050 deve diventare “carbon neutral”, secondo il rapporto.
Il rapporto dell’IPCC sarà sul tavolo del vertice Onu sul clima di Katowice, in Polonia, dove a dicembre i leader mondiali dovrebbero proporre i loro obiettivi nazionali di taglio delle emissioni. “Il rapporto è importante anche perchè propone delle opzioni su come limitare il riscaldamento climatico”, ha sottolineato Stephen Cornelius del WWF. “Le conseguenze, soprattutto sulla fascia più povera e vulnerabile della popolazione mondiale, sarebbero un cataclisma. E’ davvero una scelta di vita o di morte quella che i legislatori devono fare oggi”, ha commentato Jennifer Morgan, di Greenpeace International.