“Che fine ha fatto il tavolo di concertazione della filiera agrumicola insediato ad inizio anno con il compito di elaborare strategie per il consolidamento strutturale del comparto piu’ rappresentativo dell’economia agricola siciliana. Cosa si sta facendo contro il virus della tristeza, l’infezione che continua a divorare centinaia e centinaia di piante della Sicilia orientale. Assisteremo anche quest’anno all’invasione di agrumi extraeuropei, dai requisiti sanitari incerti, e che molto verosimilmente verranno spacciati come prodotti a ‘Km. 0′”. A lanciare l’allarme sullo stato del comparto è la Confagricoltura siciliana, evidenziando, tra l’altro, la questione dei costi di produzione lievitati a causa della perdurante siccita’ e che ha colpito principalmente gran parte della Sicilia centro-orientale. L’organizzazione degli agricoltori, sottolinea anche la levitazione dei costi energetici essenzialmente dovuta alle numerose irrigazioni di soccorso che ancora oggi, a fine ottobre, vengono effettuate. A partire dal 2012, infatti, secondo la Confagricoltura, le medie pluviometriche di queste zone si sono dimezzate, e quest’anno il fenomeno appare ancora piu’ accentuato. Per la sola Piana di Catania, a fronte di una media storica di 650 millimetri di pioggia, nei primi dieci mesi del 2014 il livello e’ sceso sotto i 200 millimetri.