L’America di Obama non si ferma, 3,5 mln occupati in 13 mesi

L’economia americana è tornata ad essere la potente locomotiva mentre l’Europa è alle prese con il dossier Grecia. Sull’altra sponda dell’Atlantico il 2015 parte nel migliore dei modi per l’occupazione con 257mila nuovi posti di lavoro. Si tratta di 59 mesi consecutivi di crescita dell’occupazione per un totale di 11,8 milioni di nuovi posti solo nel settore privato, la migliore serie di sempre. Negli ultimi 13 mesi l’economia americana ha creato quasi 3,5 milioni di nuovi posti di lavoro, un milione solo negli ultimi tre mesi. Numeri rilevanti ma ancor più impressionanti se confrontati con l’anemica crescita dell’occupazione nel vecchio continente. Nei dodici mesi tra ottobre 2013 e settembre 2014 l’economia dei paesi euro ha registrato circa 700mila nuovi occupati. In pratica per ogni nuovo posto di lavoro nell’Eurozona in America ce ne sono quattro.

PROPSETTIVE E le prospettive per l’economia a stelle e strisce restano improntate a un diffuso ottimismo. L’America “va incontro a un altro anno solido ed è cruciale evitare rischi calcolati e un’austerità non necessaria, facendo invece investimenti sulla crescita futura”. Parole chiare quelle pronunciate da Jason Furman, presidente del Council of Economic Adviser della Casa Bianca. Lo sguardo degli americani ora volge a salari e redditi, cioè rafforzare il potere d’acquisto. Lo stesso Furman sottolinea che già adesso “la crescita nominale delle retribuzioni è più elevata rispetto ai rilevamenti sull’inflazione, ma sono necessari passi ulteriori per superare le sfide di lungo termine che riguardano i redditi delle famiglie”.

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