Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese nella informativa urgente al Parlamento ha ricostruito il film degli scontri avvenuti a Roma lo scorso 9 ottobre nel corso della protesta di piazza contro il green pass e culminata con l’assalto alla sede nazionale della Cgil. Davanti alla sede nazionale della Cgil, lo scorso 9 ottobre, alle ore 17 e 32 si è scatenata “una violenza distruttiva” che è durata complessivamente otto minuti e costituisce “uno sfregio alla democrazia”.
Lamorgese ha riconosciuto alcune criticità emerse nella gestione dell’ordine pubblico ma ha respinto al mittente le accuse e i dubbi sull’operato delle forze dell’ordine. C’è stata una sottovalutazione? Alla protesta in piazza del Popolo hanno partecipato tra i 10 e i 12 mila manifestanti: il triplo – ha spiegato la titolare del Viminale – di quelli stimati alla vigilia dai responsabili dell’ordine pubblico a Roma. Il dispositivo previsto per garantire l’ordine pubblico nel centro della capitale era quindi stato ‘tarato’ sui numeri più bassi di partecipanti previsti alla vigilia.
Per cui in totale gli 840 uomini delle forse dell’ordine impegnati erano “adeguati in termini proporzionali” alla stima di 3-4 mila partecipanti ma non alla massa che si è riversata effettivamente quel giorno in piazza del Popolo che poi muoversi nel centro e verso la sede della Cgil. L’altro elemento – ha aggiunto la ministra – è la partecipazione di 200 appartenenti alla organizzazione di ultra destra Forza Nuova che – ha osservato la ministra – ha un accesso interesse ad acquisire spazi di visibilità che ne accrescano il bacino di consenso”.
La ministra Lamorgese è stata decisa nella risposta alle critiche che le sono state rivolte da alcuni esponenti della destra nei giorni scorsi: “Respingo fermemente una lettura che insinua il dubbio che le Forze di polizia, a cui dobbiamo la difesa delle istituzioni e la pace sociale, si prestano a divenire strumento di oscure finalità politiche. E’ una ingiusta accusa che getta un’ombra inaccettabile sull’operato delle forze dell’ordine”. Così come la ministra ha escluso la presenza tra i manifestanti di “agenti infiltrati”.
Fratelli d’Italia
“Su sabato 9 la ministra Lamorgese ha mentito. Il ‘ministro degli Interni per definizione è l’autorità nazionale di pubblica sicurezza e colei che decide’, non scarichi sulle forze di polizia le sue responsabilità, si vergogni di un atteggiamento irresponsabile verso le forze di sicurezza”. Così Francesco Lollobrigida, di Fdi, durante l’informativa della ministra dell’Interno sugli scontri di Roma, Milano e Trieste. “Il sottosegretario Gabrielli l’ha informata di quello che avveniva? Possibile non se ne è accorta? Se invece di mille persone arrivavano 12 15 mila persone? Possibile non riceva informazioni dal sottosegretario? Ministro lei qui ha mentito, ha raccontato che non si poteva fare niente – ha insistito Lollobrigida – però ha dimostato a Trieste che il pugno di ferro lo sa usare contro inermi ma contro i neofascisti no”.
“Noi non abbiamo dubbi a definire gli ambiente di destra ma non una parola di condanna è venuta dal Pd sulla violenza rossa a Milano che grazie alle forze di polizia non ha potuto devastare quotidiani, la Camera del lavoro. E poi ci sono i fatti di Trieste altrettanto gravi – secondo Fdi -, qui ancora non è stata definita la matrice: la polizia ha usato gli idranti che non avevano acqua quando si trattava di spegnere i fuochi dei rave questa estate ma per fermare i lavoratori che non stavano commettendo violenze. C’erano persone armate o non pacifiche? Le manifestazioni vanno vietate per comprovati motivi di sicurezza, perché le cariche della polizia contro gente che pregava? Noi esprimiamo solidarietà a quella piazza non per l’argomento che pure ha ragioni, va correlato con il divieto di discriminazione dei lavoratori che scelgono di non vaccinarsi, come dice l’Europa, e lo dico da vaccinato che invita a vaccinarsi”.
Lollobrigida solleva sospetti anche sul ruolo di Giuliano Castellino: “Cosa si fa con quelli di Forza Nuova? Giuliano Castellino è sotto Daspo ma è andato allo stadio, se ne sono accorti tutti. E’ strano che quel signore potesse raccordarsi con le forze di polizia, come si legge dal rapporto della Digos, per andare alla Cgil”. Secondo Fdi insomma la “gente come quella di Forza Nuova è strumentale, rispunta quando necessario, durante la campagna elettorale per spaventare la gente, tutte le organizzazioni eversive vanno sciolte, quelle che agiscono a destra ma anche a sinistra, quelle che coprite ogni volta che non dite niente. Occorre far luce su connivenze e complicità, se esiste l’uso di forze eversive” e infine occorre fare luce sulle “menzogne e la vigliaccheria di chi rappresenta un governo che pensa di restare al suo posto anche di fronte ai fallimenti di ministri come la Lamorgese”.
La Lega
-“Neanche in Cile e in Venezuela le manifestazioni di partito e gli idranti come a Trieste con le urne aperte, a parti invertite avreste chiesto l’invio dei caschi blu dell’Onu. Ma avete idea dell’ipocrisia che c’è a sinistra?” ha detto nell’aula del Senato il leader della Lega Matteo Salvini parlando dopo l’informativa della ministra Luciana Lamorgese. “Ministro, si prenda le sue responsabilità: se non ha capito quello che stava succedendo è grave, se lo ha capito e non ha fatto niente è ancora più grave” ha sottolineato il leader della Lega, attaccando la responsabile del Viminale perché non ha fatto “nessun accenno di autocritica, solo uno scarico di responsabilità su chi sta sul campo”.
Poi ha richiamato l’episodio nel quale il presidente della commissione antimafia, Nicola Morra, “disse testualmente ‘in Italia spesso la criminalità organizzata va cercata nelle prefetture: io da ministro dell’Interno avrei chiesto o i nomi o le dimissioni. Lei ha fatto il prefetto, nomina i prefetti, ha autorità sui prefetti e lascia dire tranquillamente che nelle prefetture si annidano mafiosi e camorristi? E non è colpa dei fascisti, su questo non c’entrano…”. “Se fossi stato io ai banchi del Governo – ha affermato il leader leghista – immagino i vostri interventi: il ministro Salvini ha permesso che dei fascisti che non dovevano essere in piazza dessero l’assalto alla sede della Cgil. Quel cretino, quel delinquente, non lo definisco neanche fascista, non doveva essere in piazza: perché ce l’avete lasciato? E non è colpa dei prefetti, dei questori, dei poliziotti”.