Alcuni tour operator Lampedusani denunciano ”l’abbandono delle istituzioni nonostante tutto quello che la gente dell’isola ha fatto in questi anni di emergenza umanitaria”. “Oggi ne paghiamo le conseguenze senza che nessuno ci dia una mano – denuncia Antonio Martello, amministratore di Sogni nel Blu – E non serve tirare in ballo la crisi per giustificare il mancato raggiungimento degli obiettivi. Da noi e’ crollato il traffico di prenotazioni e arrivi come da nessun’altra parte, nonostante prezzi piu’ che competitivi. Il motivo e’ uno solo: scarsa informazione e promozione mai supportata da chi dovrebbe darci una mano invece di voltarsi dall’altra parte all’arrivo di ogni nostra richiesta”. Per contrastare un avvio di stagione davvero inaspettato, in senso negativo, i tre principali tour operator italiani che programmano l’isola, Sogni nel Blu con Imperatore Travel e Tourgest, hanno deciso di fare fronte comune per ottimizzare gli investimenti per la stagione 2014 che vede un drastico calo di prenotazioni.
I tre operatori ogni anno programmano catene charter dal Nord Italia verso Lampedusa con ingenti investimenti per garantire i collegamenti aerei, con frequenza settimanale, a partire dal mese di maggio fino ad ottobre. Si tratta di operazioni alle quali e’ affidata quasi esclusivamente la raggiungibilita’ di Lampedusa nel corso dell’estate e che portano beneficio a tutto il comparto turistico e a tutti i settori che operano grazie all’indotto locale. Di fronte alle difficolta’ di questa prima fase di stagione, martedi’ scorso le tre aziende hanno deciso di ottimizzare i posti volo e cancellare momentaneamente un collegamento diretto da Bologna e Bergamo, nell’attesa di ripristinare il servizio appena ci sara’ una ripresa delle vendite. “Una decisione presa a malincuore ma per il bene delle aziende – sottolinea Martello – Spero che tutto cio’ sia anche uno stimolo a chi avrebbe il dovere di dare una mano. Lampedusa e’ un’isola abbandonata dalle Istituzioni, non interessate alla grave crisi turistica che viviamo. Una sorte di ingratitudine verso una popolazione che vive di turismo, che non ha ancora ricevuto niente in cambio dal Governo dopo quello che ha dato per fronteggiare l’emergenza immigrati”.