L’Anm si mobilità contro Renzi: “Assemblea straordinaria”
I prossimi saranno giorni intensi, forse decisivi, per il governo guidato da Matteo Renzi. Il 25 ottobre i sindacati (per ora la Cgil ma Susanna Camusso non esclude che potranno unirsi anche altri) scenderanno in piazza pre protestare contro il Jobs Act. Mentre il 9 novembre sarà la volta dell’Associazione nazionale magistrati. Dopo mesi di polemiche le toghe hanno infatti deciso di passare all’azione e hanno convocato un’assemblea generale, straordinaria ed urgente “contro” la riforma della giustizia messa a punto dal governo (il precedente più recente è datato 2006).
Non ci saranno cortei e manifestazioni ma al primo punto dell’ordine del giorno ci saranno “le iniziative da intraprendere a seguito degli interventi governativi in tema di status dei magistrati”. L’assemblea, in programma a Roma, si occuperà anche delle “proposte per la difesa del ruolo della giurisdizione e per il miglioramento dell’efficienza del servizio-giustizia”.
Il Comitato direttivo centrale che ha convocato l’appuntamento del 9 novembre ha anche espresso “condivisione per i contenuti della relazione introduttiva del presidente Sabelli, che ha sottolineato le tante proposte concrete della Magistratura associata per risolvere i problemi della giustizia”.
Inoltre ha espresso “condivisione per l’analisi dell’inadeguatezza delle attuali politiche governative in tema di giustizia emersa dal dibattito” e rivendicato “la specificità della funzione giurisdizionale e la produttività dei magistrati italiani attestata dalle istituzioni europee”.
Nel documento conclusivo il Comitato ha chiesto al Csm “l’adozione tempestiva di adeguate misure organizzative che permettano di affrontare il problema dei carichi di lavoro, in modo da coniugare le esigenze del servizio con quelle dei magistrati, già gravati da un arretrato insostenibile non per loro causa”.