L’Arabia Saudita continua a investire massicciamente nello sport internazionale. Dopo aver scosso il mondo del calcio con acquisizioni e investimenti milionari, ora punta a lasciare il segno anche nel tennis. Dal 16 al 19 ottobre, a Riad, si terrà il “Six Kings Slam”, un torneo esibizione senza precedenti, non inserito nel calendario ufficiale ATP ma con il montepremi più alto nella storia del tennis.
La competizione, che sarà disputata su un periodo di tre giorni con un’interruzione il 18 ottobre (in conformità alle regole ATP che impediscono esibizioni consecutive per più di 72 ore), vedrà la partecipazione di sei tra i migliori tennisti al mondo. In prima linea ci sarà Jannik Sinner, attuale numero uno del ranking mondiale. Il giovane talento italiano si presenterà in Arabia Saudita dopo aver disputato il Masters 1000 di Shanghai e prima dell’ATP 500 di Vienna.
Oltre a Sinner, tra i partecipanti ci saranno altri grandi nomi del tennis mondiale, tra cui Novak Djokovic, Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev e Holger Rune. Tuttavia, l’annunciato forfait di Rafael Nadal, che giovedì ha comunicato il suo ritiro dalla Laver Cup, priverà il torneo della presenza di una delle sue più grandi icone. La sola partecipazione garantisce ai tennisti un compenso di 1,5 milioni di euro ciascuno, mentre il vincitore porterà a casa un impressionante premio di 6 milioni di euro, una cifra senza precedenti nel mondo del tennis.
Per fare un confronto, Sinner ha guadagnato “solo” 3,6 milioni di dollari vincendo l’ultimo US Open. Questo torneo rappresenta il primo passo di un progetto ambizioso per l’Arabia Saudita, che punta a entrare stabilmente nel circuito internazionale. Secondo fonti locali, l’obiettivo è quello di inserire un Masters 1000 a Riad entro un paio di anni, da giocare all’inizio della stagione, poco prima degli Australian Open.
Mentre Sinner si prepara a partecipare al “Six Kings Slam”, Novak Djokovic si trova in una fase particolare della sua carriera. A 37 anni, il serbo ha dovuto rivedere le sue priorità e il suo approccio alle competizioni. Dopo una carriera dominata da ritmi serrati e una programmazione perfetta, Djokovic ha iniziato a ridurre il numero di tornei ai quali partecipa, concentrandosi esclusivamente sui grandi eventi: i tornei del Grande Slam e le competizioni con la sua nazionale, la Serbia. Il campione serbo ha sofferto di vari infortuni nell’ultimo anno, spingendolo a una maggiore attenzione nella gestione del suo fisico. La strategia di ridurre il numero di impegni diventa quindi essenziale per mantenersi competitivo ai massimi livelli e continuare a vincere anche in questa fase finale della sua carriera.
Questa nuova filosofia rappresenta un’opportunità per Jannik Sinner, che potrà approfittare del calo di Djokovic nel circuito per consolidare la sua posizione di vertice nel ranking mondiale e proiettarsi come leader della nuova generazione del tennis. L’Arabia Saudita, con i suoi enormi investimenti, potrebbe diventare un nuovo crocevia per il tennis mondiale. Con eventi come il “Six Kings Slam”, il paese sta dimostrando di voler essere protagonista anche in questo sport, attirando l’attenzione globale e puntando a trasformarsi in una tappa fissa nel calendario internazionale.