Anagrafe scolastica, M5S attacca Scilabra: “Incompetente”

E’ già scontro tra governo e M5S sull’anagrafe scolastica regionale appena approvata dall’Ars. Ad aprire le danze, la deputata pentastellata, Valentina Zafarana: “L’assessore Scilabra sara’ anche esperta di Formazione ma sicuramente non e’ competente in scuola e istruzione”. L’esponente grillina, fa riferimento proprio al ddl appena approvato dall’Aula, definendolo “inconsistente”. “Bastava recepire il decreto legislativo nazionale del 2005 – aggiunge -. Avevamo presentato emendamenti migliorativi del testo – aggiunge – ma il governo ha deciso di ignorarli”.
Gongola, invece, l’assessore regionale all’Istruzione, Nelli Scilabra: “La Sicilia era l’unica regione d’Italia a non avere un’anagrafe di tutti gli studenti, adesso sara’ possibile avere una radiografia chiara e reale della popolazione studentesca”. La giovane componente della giunta Crocetta, quindi ritiene la norma “strumento fondamentale per qualsiasi ipotesi di riforma della scuola siciliana e ci consentira’ di contrastare l’altissimo tasso di dispersione scolastica che purtroppo investe la Sicilia”. La legge, in pratica, estende l’anagrafe non soltanto alle ragazze e ai ragazzi in obbligo scolastico, ma anche ai piu’ adulti”.

Lo strumento legislativo “è fondamentale”, dice il deputato Pd all’Ars, Mariella Maggio. “E’ un passo importante – aggiunge – per gli interventi che sostengono il diritto all’istruzione e formazione, la prevenzione e il recupero degli abbandoni e della dispersione scolastica, il sostegno per il mantenimento, l’ampliamento e la valorizzazione dei servizi connessi con il diritto all’apprendimento anche degli studenti in condizioni di svantaggio e con necessità educative speciali. In quest’ultimo caso – prosegue la vicepresidente della V Commissione – può essere un valido supporto per la conoscenza esatta dell’entità del fenomeno della disabilità e quindi garantirebbe, in sede di contrattazione con l’Usr, la sicurezza del numero necessario di docenti di sostegno e di assistenti alla disabilità come previsto dalla legge”.