Dal 27 al 30 ottobre, Mérignac ospiterà i Campionati Europei di naginata, l`”arte del falcione”. Un`occasione che vedrà la nazionale italiana affrontare i migliori atleti del Continente nell`arte marziale giapponese praticata con il naginata, un`arma equivalente al falcione in uso presso la fanteria europea nel Medioevo. Lo riferisce la Federazione italiana Kendo.[irp]
La storia della naginata è indissolubilmente legata alla storia e alla cultura giapponesi: grandi battaglie, samurai, monaci combattenti, donne guerriere. Oggi quest`arte viene praticata con naginata in legno e canne di bambù (che sostituiscono la lama) e comprende sia combattimenti che kata in coppia.
I praticanti indossano un abbigliamento ed un`armatura simili a quelli del kendo, con l`aggiunta di protezioni alla parte inferiore delle gambe. Come tutte le arti marziali giapponesi, la naginata non è uno sport, bensì una forma di pratica volta a purificare ed allenare l`anima, una pratica che mira alla formazione di un essere umano splendido. La nazionale di naginata della Confederazione Italiana Kendo (CIK) è l’unica riconosciuta dalla European Kendo Federation (EKF), e dalla International Kendo Federation (IKF).[irp]
Pur essendo approdata nella EKF molto più tardi delle Nazioni guida (Francia, Germania e Gran Bretagna), oggi la CIK è considerata uno dei pilastri portanti della European Kendo Federation e conta un numero sempre crescente di praticanti di naginata, kendo, iaido e jodo, le arti marziali giapponesi tramandate fino ad oggi mantenendo inalterata la loro caratteristica principale: il fine ultimo di far progredire lo spirito attraverso il rafforzamento fisico del corpo e l’apprendimento della tecnica, l`aspirazione alla costruzione di una società pacifica in cui valorizzare se stessi e gli altri.