“L’arte della gioia” su Sky, Golino: una vera Modesta ancora non è nata

Golino

Dal 28 febbraio, Sky e NOW accolgono una delle serie più attese dell’anno: “L’arte della gioia”, diretta dalla talentuosa Valeria Golino. Liberamente adattato dall’omonimo romanzo di Goliarda Sapienza, il progetto porta sullo schermo una storia intensa e rivoluzionaria, che ha già fatto parlare di sé per la sua potenza narrativa e il suo messaggio senza tempo.

Il romanzo di Sapienza, rifiutato per quasi trent’anni dalle case editrici italiane e pubblicato in Francia solo dieci anni dopo la morte dell’autrice, è oggi considerato un capolavoro della letteratura contemporanea. La serie ne riprende lo spirito, raccontando la vita di Modesta, una giovane orfana nella Sicilia rurale dei primi del ‘900. Attraverso le sue vicende, scopriamo una donna che, nonostante le avversità, lotta per affermare la propria libertà, la propria sessualità e il desiderio di una vita migliore.

Una storia antica ma attuale

Modesta, interpretata dalla straordinaria Tecla Insolia, è un personaggio che incarna la ribellione e la ricerca della felicità in un’epoca in cui le donne erano costrette a conformarsi a rigide norme sociali. La sua storia, pur ambientata in un passato lontano, risuona profondamente con il presente. Come ha sottolineato Valeria Golino: “Forse Modesta ancora non è nata veramente, anche se è nata 100 anni fa. È un personaggio femminile che ancora non c’è. Oggi, invece di progredire, stiamo proteggendo l’idea di donna da proteggere, vittima. Dovrebbe già essere stato tutto fatto. Il fatto che ancora parliamo dei nostri diritti, che sono di nuovo messi in discussione, è un vero problema. Non Modesta e la sua esagerata voglia sovversiva di libertà”.

La serie non si limita a raccontare la storia di Modesta, ma esplora anche le vite di altri personaggi femminili, interpretati da attrici del calibro di Valeria Bruni Tedeschi e Jasmine Trinca. Queste donne, pur appartenendo alla nobiltà, condividono con Modesta una pulsione di vita e un desiderio di libertà, ma rimangono intrappolate nelle convenzioni sociali e nelle aspettative del loro tempo.

Il cast

Valeria Bruni Tedeschi, nel descrivere il suo personaggio, ha evidenziato come tutte le figure della serie condividano un’energia comune: “Lei ha la spinta dalla classe sociale dalla quale viene che la fa sopravvivere, però ci sono tre energie abbastanza comuni, è vero, di insolenza, di libertà, di intelligenza”. Jasmine Trinca, dal canto suo, ha sottolineato come i personaggi siano: “A loro modo maleducati, cercano tutti di uscire fuori da una convenzione. In questo senso, lo sguardo di Valeria sul romanzo di Goliarda ha proprio fatto esplodere la contraddizione”.

“L’arte della gioia” non è solo una serie televisiva, ma un vero e proprio manifesto sull’autodeterminazione femminile. Attraverso la regia di Valeria Golino e le interpretazioni del cast, la storia di Modesta diventa un simbolo di resistenza e coraggio, un invito a lottare per i propri diritti e la propria felicità, contro ogni convenzione e pregiudizio.

Con il suo mix di dramma, passione e riflessione sociale, “L’arte della gioia” promette di conquistare il pubblico e di accendere un dibattito necessario sul ruolo della donna nella società, ieri e oggi. Non perdete l’appuntamento dal 28 febbraio su Sky e NOW.