Emblematica è la storia in apertura del reportage. Quella di Rowanne Brewer Lane, una modella di 26 anni che nel 1990 era presente a un party in piscina offerto da Trump a Mar a Lago in Florida. Al party erano presenti 50 modelle e una trentina di uomini. E Trump, che aveva appena conosciuto la donna, ed era nel mezzo di una causa di divorzio, iniziò a parlarle. “Mi prese improvvisamente la mano – racconta la donna – e iniziò a mostrarmi la villa. Mi chiese se avevo un costume da bagno. Io risposi di no perchè non intendevo tuffarmi. Mi portò in una stanza, aprì i cassetti e mi chiese di mettermi il costume. Andai in bagno e me ne provai uno. Era un bikini. Uscii fuori e lui disse: Wow”.. Poi accompagnò la ragazza in piscina e disse “questa è una straordinaria Trump girl, non è vero?”. Ciò che emerge dalle interviste è un complesso, a volte contraddittorio ritratto di un uomo ricco, famoso e provocatore e delle donne attorno a lui: alcune donne lo trovavano gentile e incoraggiante, altre molto meno. “Gli piaceva millantare le sue prodezze sessuali e la capacità di conquistare le donne, senza curarsi di chi aveva a fianco”, ricorda una delle tante donne che gli sono state vicino. Ma anche sul lavoro, per gli affari, Mr. Trump si affidava alle donne per una semplice ragione: “Spesso lavorano sodo, molto più duramente degli uomini”.
(foto, Melania Trump, terza moglie di Trump, ex top model che potrebbe diventare first lady)