L’assenteismo sovrano al parlamento siciliano, l’incubo del presidente dell’Ars
Dallo scorso 30 aprile, l’Assemblea regionale siciliana non ha piu’ approvato alcun testo di legge
Al parlamento siciliano già c’è aria di vacanza. Tuttavia, prima che Sala d’Ercole chiuda i battenti per ferie, bisogna varare alcuni provvedimento. A partire dal rendiconto generale, trasmesso dal governo Crocetta al parlamento che, per il presidente dell’Ars, “ora e’ obbligatorio approvarlo”. Lo stesso Giovanni Ardizzone (foto) fa sapere che “stiamo lavorando alla modifica del regolamento interno dell’Ars, per adeguarlo alla legge che ridimensiona il numero dei parlamentari da 90 a 70 e prevede l’abolizione del voto segreto in Aula, sulla scia dei regolamenti di Camera e Senato”. Ma l’incubo con cui Ardizzone oramai convive da un bel po’ di tempo è l’assenteismo che regna in aula dei parlamentari. “Mi auguro che almeno per questi due obblighi istituzionali ci siano in Aula 41 presenze”, spera il presidente dell’Assemblea, rinnovando, come gia’ nella trascorsa seduta d’Aula, l’invito ai parlamentari della maggioranza a non fare mancare la loro presenza per l’approvazione delle due leggi che il numero uno dell’Ars ritiene “da approvare prima possibile, prima della fine della legislatura”. Da dopo l’approvazione della legge finanziaria, il 30 aprile scorso, infatti, l’Assemblea regionale siciliana non ha piu’ approvato alcun testo di legge per il venir meno del numero legale al momento del voto, anche a provvedimenti presentati dalla Giunta. Ardizzone ha lanciato un appello ai deputati affinche’ si superi questa paralisi legislativa, almeno per il voto ai due disegni di legge da lui indicati.