L’attore di “Friends” Matthew Perry è morto a causa degli “effetti acuti della ketamina”, con alcuni altri fattori che hanno contribuito all’incidente tra cui “annegamento, malattia coronarica e gli effetti della buprenorfina (usata per trattare il disturbo da uso di oppioidi)”. Lo hanno reso noto le autorità statunitensi, secondo quanto riporta la Afp. “Il Dme (Department of Medical Examiner) ha stabilito che la causa della morte dell’attore 54enne è dovuta agli effetti” dell’anestetico. I fattori che hanno contribuito alla sua morte includono (oltre che l’annegamento) la malattia coronarica e gli effetti della buprenorfina (usata per trattare il disturbo da uso di oppioidi). “La modalità della morte è un incidente”, ha confermato il medico legale del dipartimento di Los Angeles.
Perry, l’amato Chandler Bing della serie tv andata avanti per 10 stagioni (1994-2004), è stato trovato privo di sensi intorno alle 16.00 del 28 ottobre, nella vasca idromassaggio della sua villa a Pacific Palisades, ricco ed elegante distretto della metropoli californiana, vicino a Malibu. Il suo agente ha chiamato il 911, ma quando i paramedici sono arrivati sul posto hanno solo potuto dichiarare la morte dell’attore. Il Dipartimento di medicina legale di Los Angeles ha condotto un’analisi sulla scena e poi ha trasferito il corpo al centro di scienze forensi per l’autopsia. Perry aveva cominciato ad abusare di alcol fin dall’adolescenza ed era un alcolista. Era inoltre diventato dipendente dal Vicodin dopo un incidente in moto d’acqua nel 1997 e completò un programma di riabilitazione di 28 giorni nello stesso anno.
Cos’è la ketamina
La ketamina, autorizzata nel 2019 dall’agenzia nazionale del farmaco, rappresenta un efficace anestetico sempre più prescritto dai medici statunitensi per affrontare disturbi come depressione e ansia. Questi erano problemi con cui Perry aveva lottato a lungo, accanto a problematiche legate all’abuso di sostanze e alcol, temi di cui aveva parlato con toccante sincerità nel suo memoir del 2022, intitolato ‘Friends, amanti e la Cosa Terribile’, pubblicato in Italia da Feltrinelli.
L’attore stava seguendo una terapia a base di infusioni di ketamina, ma la concentrazione massiccia rilevata nel suo sistema non poteva essere attribuita all’ultima sessione medica, che si era tenuta circa una settimana e mezza prima della sua morte. Ai livelli riscontrati, pari a 3.271 nanogrammi per millilitro, la ketamina può scatenare “la sovrastimolazione cardiovascolare e la depressione respiratoria”.