La pistola elettronica, il taser, la cui sperimentazione in Italia partira’ mercoledi’ prossimo, per il ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini non solo e’ sicura ma il suo uso dovrebbe essere ‘allargato’ a piu’ ambienti. “Sui treni”. “In prospettiva mi piacerebbe – e’ l’auspicio – che fosse presente in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia. Non puo’ essere un’avventura viaggiare sui treni” sottolinea il ministro, approfittandone per salutare la capotreno che rischiava di perdere il posto di lavoro dopo aver fatto un inusuale messaggio all’altoparlante per chiedere agli ‘zingari’ di scendere dal convoglio.[irp]
“Bentornata a quella capotreno che ha chiesto educatamente a due zingari di non rompere le palle” ha detto Salvini. Quanto hai dubbi avanzati da Amnesty International sul taser, sul fatto che comporterebbe dei rischi per la salute, Salvini replica che “e’ una cosa che funziona in decine di paesi al mondo – e ironizza – la sperimentiamo noi ma in Italia e’ pericolosa e anche un po’ fascista. La sperimentazione inoltre – precisa – parte sotto il controllo medico e scientifico”. Insomma, per Salvini il taser aiutera’ la polizia a lavorare meglio.
Si parte da Firenze
Dal 5 settembre a Firenze i carabinieri avranno in dotazione il taser, la pistola ‘elettrica’. Il capoluogo toscano e’ infatti una delle sei citta’ italiane (Milano, insieme alla Polizia di Stato e Guardia di Finanza, Torino, Bologna, Palermo e Napoli, insieme alla Guardia di Finanza) in cui prende il via la sperimentazione di questa nuova arma. In questi giorni, i reparti di pronto intervento stanno effettuando un addestramento all’uso del modello Axon X2, quello scelto per la nuova dotazione. L’adozione del taser, spiega una nota dei carabinieri, nasce dall’esigenza di mettere a disposizione delle forze di polizia uno strumento che consenta una risposta ancora piu’ congrua in relazione alla minaccia da contrastare, secondo i principi di adeguatezza e proporzionalita’.
Gli equipaggi, gia’ dotati di spray irritante per gli occhi, potranno cosi’ calibrare ancora di piu’ l’uso della forza ove necessario, utilizzando l’arma da fuoco solo per le minacce piu’ gravi e non altrimenti fronteggiabili. Il taser costituisce un dispositivo di ulteriore garanzia e sicurezza per i cittadini e gli operatori di polizia in quanto, in caso d’impiego, le conseguenze rispetto all’arma da fuoco sono ovviamente meno gravi e piu’ facilmente controllabili (ad esempio rischi di colpi vaganti o di rimbalzo), inoltre i militari potranno affrontare meglio quelle situazioni di piu’ complessa risoluzione come ad esempio: interventi nei confronti di persone aggressive armate di armi bianche; violenti in stato di grave alterazione non altrimenti fronteggiabile.
L’ADDESTRAMENTO Per abilitare i carabinieri all’utilizzo di questa nuova arma, in tutta Italia ed appunto a Firenze, si stanno effettuando con una serie di corsi della durata di tre giorni a cura del personale specializzato della Scuola di Perfezionamento al Tiro di Roma che, assieme a personale sanitario, sta fornendo le indicazioni teoriche e pratiche circa l’uso del dispositivo. Il taser, che nella fase sperimentale sara’ distribuito solo ad alcuni equipaggi a turno, verra’ tenuto dagli operatori in una apposita fondina dalla parte opposta rispetto all’arma d’ordinanza.
COME FUNZIONA Ogni singola cartuccia e’ costituita da due dardi collegati al dispositivo con fili conduttori che, colpito il bersaglio, sino ad una distanza massima di poco meno di 8 metri, trasmettono impulsi elettrici per 5 secondi, cosi’ da immobilizzare la persona tramite contrazione involontaria dei muscoli, consentendone il rapido ammanettamento. Di colore giallo, e’ stato studiato per renderlo immediatamente riconoscibile all'”offender” che, laddove possibile, prima dell’uso, verra’ avvisato del suo eventuale impiego, mostrandolo e attivando anche una scarica elettrica di avvertimento che si propaga nella parte frontale dell’arma.
All’atto dell’utilizzo il militare, tramite due puntatori laser presenti nella pistola, vedra’ le zone dove i dardi andranno a colpire, che in via primaria dovranno essere fianchi, schiena e arti, evitando testa, collo e genitali. In ogni modo in caso d’impiego verra’ sempre richiesto l’intervento dei sanitari del 118 per constatare immediatamente le condizioni della persona colpita e nel caso prestargli soccorso. Il taser e’ dotato infine di un sistema di memoria che consente di registrare tutte le operazioni effettuate da chi l’ha impugnato, senza possibilita’ di alterare tali dati, che successivamente verranno scaricati su pc tramite apposito software.[irp]