“Consapevole delle differenze dei ruoli del governo e di quelli sindacali, non posso che condividere la mobilitazione straordinaria che i sindacati hanno indetto per il 27 maggio. L’Ars deve approvare urgentemente la manovra e la deve approvare nella sua dimensione globale salvaguardando gli stipendi, i trasferimenti ai comuni e anche i salari dei forestali”. Ad affermarlo e’ il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che aggiunge: “Non si gioca al politichese sui salari della gente, le opposizioni hanno voluto esasperare una parte dei lavoratori della regione per semplice opposizione politica poiche’ hanno scelto la politica del ‘tanto peggio tanto meglio’. Ma tale politica non fa bene alla democrazia, poiche’ esaspera i conflitti, favorisce la disgregazione sociale, esaspera la sfiducia nelle istituzioni”.
“Il voto di rinvio al 27 della manovrina salva salari, e’ il tentativo – commenta Crocetta – di volere bloccare le risorse per i forestali e per i comuni ed e’ segno di un’ulteriore volonta’ di esasperazione. Io sono convinto che il governo debba operare con gli atti non sicuramente con la piazza, ma quando tali atti non dipendono dal governo ma dal parlamento, il presidente della Regione non puo’ non essere vicino a quanti, ancora oggi, non hanno percepito lo stipendio per colpa di coloro che hanno voluto giocare alla politica del rinvio anche sui salari dei lavoratori. Nella storia della Sicilia non si e’ mai vista un’opposizione cosi’, che non e’ di attacco al governo ma una vera persecuzione nei confronti di ceti meno abbienti e dei lavoratori. Le basi dell’antipolitica sono li’, nella politica del ‘tanto peggio tanto meglio’, che non produce alcun consenso nei confronti delle forze che la portano avanti e crea sfiducia generalizzata verso il sistema democratico”.
“Ci sono coloro – aggiunge Crocetta – che dopo aver ritardato l’approvazione della manovra, cercano di esasperare e cavalcare il conflitto, sottovalutando la capacita’ critica dei cittadini che si accorgono che non si possono recitare due parti in una commedia: da una parte si blocca il sistema, dall’altra si aizzano i lavoratori contro il governo. E’ una questione di chiarezza e persino igiene politica. Le forze politiche di opposizione che hanno determinato questa situazione, non hanno il diritto di cavalcare alcuna protesta, dovrebbero fare autocritica. Ho chiesto a tutti atti di responsabilita’ ma le sirene dell’elettoralismo irrazionale, che non portera’ alcun vantaggio a tali forze, sono prevalse sul senso della ragione, della solidarieta’ e sulla necessita’ di preservare la coesione sociale e il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”.
“Apprezzo con forza e convinzione la scelta delle organizzazioni sindacali di dire basta a tali giochi al rimbalzo, affermando che i lavoratori non sono massa di manovra di nessuno, che hanno grande dignita’ e non vogliono che nessuno giochi con tale dignita’. E queste mie dichiarazioni – prosegue Crocetta – sono perfettamente aderenti al ruolo che io voglio avere di sindaco di tutti i siciliani: non si gioca con gli interessi dei cittadini, non si gioca col salario dei lavoratori. La mia piena solidarieta’. Invito ancora tutti i rappresentanti del mio partito a svelenire la campagna elettorale, le elezioni non sono una guerra ma un leale confronto democratico tra forze politiche e candidati. Quando i candidati poi sono nello stesso partito, concorrono tutti con la propria identita’, col proprio punto di vista, con la propria storia, al risultato generale. Per quel che mi riguarda, continuo a resistere a polemiche e attacchi consapevole del ruolo, che impone il senso piu’ forte della responsabilita’. Mi auguro di tutto cuore che il mio invito venga accolto e che il mio partito possa avere in queste elezioni il successo che merita”.