Lavoro, altro che ferie: da ora puoi richiedere 15 giorni e il capo deve darteli per forza | Ti spettano di diritto e te li fai tutti di fila
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Ferie - (pexels) - ilFogliettone.it
La legge prevede che ogni lavoratore abbia diritto a due settimane consecutive di ferie da godere, ecco come ottenerle.
Anche nel 2025 non è stato introdotto alcun bonus matrimonio. L’ultima proposta in merito risale al 2022, quando la Lega aveva avanzato l’idea di un contributo fino a 20.000 euro, suddiviso in cinque quote annuali da 4.000 euro. Il bonus era inizialmente destinato esclusivamente alle giovani coppie under 35 con un ISEE fino a 23.000 euro che decidevano di sposarsi con rito religioso, con l’obiettivo di contrastare il calo dei matrimoni in chiesa.
Dopo numerose polemiche, si era ipotizzato di estendere l’agevolazione anche ai matrimoni civili, ma il progetto non è mai stato approvato. Il governo aveva infatti chiarito che, data la complessità della situazione finanziaria, le risorse sarebbero state destinate a misure più concrete di sostegno alle famiglie. Quello a cui invece hanno diritto tutte le coppie è il congedo matrimoniale, riconosciuto a tutti i lavoratori che contraggono matrimonio o unione civile, permettendo loro di beneficiare di un periodo di riposo retribuito della durata di 15 giorni.
Questo diritto consente ai neo-sposi di godersi la tradizionale luna di miele o semplicemente di prendersi una pausa dal lavoro in occasione di un evento così significativo. L’astensione retribuita è garantita indipendentemente dal tipo di rito scelto, sia esso religioso, civile o concordatario, nonché in caso di unione civile, equiparata a tutti gli effetti al matrimonio ai fini lavorativi.
Attualmente, l’unico sostegno economico pubblico per il matrimonio è l’assegno per congedo matrimoniale erogato dall’INPS. Questa prestazione previdenziale è riservata esclusivamente agli operai disoccupati che abbiano lavorato presso aziende industriali, artigiane o cooperative, soggette al contributo CUAF, per almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti la data delle nozze.
Il congedo matrimoniale dell’INPS come si ottiene
Per ottenere l’assegno per congedo matrimoniale è necessario presentare domanda all’INPS entro un anno dalla celebrazione del matrimonio, che può essere sia civile che religioso concordatario, oppure un’unione civile. Per ottenere invece le due settimane di ferie spettanti, il lavoratore deve presentare domanda almeno sei giorni prima della cerimonia, salvo situazioni eccezionali.
Al rientro dal periodo di congedo, è obbligatorio consegnare al datore di lavoro il certificato di matrimonio entro 60 giorni dalla data delle nozze. Il mancato rispetto di questa scadenza potrebbe comportare la perdita del diritto al congedo retribuito. Le modalità di richiesta possono variare in base al contratto collettivo applicato, pertanto è sempre consigliabile verificare le specifiche condizioni previste dal proprio CCNL di riferimento.
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Assegno Unico Universale per i figli a carico, un sostegno per le famiglie
Nonostante l’assenza di un vero e proprio bonus matrimonio, restano attivi altri strumenti di sostegno per le famiglie. L’Assegno Unico Universale per i figli a carico, il bonus asilo nido sono alcune agevolazioni fiscali per le coppie con basso reddito. Queste misure, pur non essendo specificamente destinate ai neo-sposi, rappresentano comunque un aiuto per chi decide di costruire una famiglia.
Al momento, non ci sono proposte concrete per l’introduzione di un nuovo bonus matrimonio, ma eventuali cambiamenti potrebbero essere valutati in futuro nell’ambito delle politiche di sostegno alla natalità e alla famiglia.