Intesa raggiunta tra il governo e le parti sociali sul controverso tema del blocco dei licenziamenti che termina il 30 giugno come previsto dalla ulteriore proroga disposta dal Decreto sostegni bis. Nella riunione convocata a Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi e alla quale ha partecipato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, insieme a Confindustria, Confapi, Sistema della Cooperazione patrocinato dal Governo hanno firmato una avviso comune in cui in sostanza le imprese si impegnano a utilizzare tutti gli strumenti a loro disposizione tra cui la cassa integrazione, ma anche contratti solidarietà difensivi ed espansivi, intese di riduzione-rimodulazione dell’orario di lavoro prima di arrivare a licenziare.
Il licenziamento diventa l’ultima ratio cui fare ricorso. Si tratta della novità emersa dal tavolo con le parti sociali e il governo, rispetto a quanto deciso nella cabina di regia presieduta dal premier il giorno prima sul tema del blocco dei licenziamenti. Resta dunque il blocco selettivo dato che è previsto che possano fare ricorso alla cassa Covid per 17 settimane fino al 31 ottobre e dunque non possano licenziare solo le aziende del settore tessile-calzaturiero, più pesantemente colpite dalla crisi legata alla pandemia.
Saranno poi introdotte 13 settimane aggiuntive di Cassa gratuita per tutte le imprese, sia per le crisi nazionali al Mise sia per le piccole e micro-vertenze regionali e provinciali. Scatta l`obbligo a non licenziare se non dopo aver consumato la nuova dotazione. L’avviso comune prevede inoltre un nuovo tavolo di monitoraggio a Palazzo Chigi tra il governo e Cgil, Cisl, Uil per verificare l`andamento dell`intesa e risolvere eventuali situazioni di criticità. Per Orlando, “con l’accordo si rafforza quel dialogo sociale che abbiamo sempre promosso e che consente di avere più strumenti per lavoratori e imprese per gestire le crisi”.
Per il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, è stata “sottoscritta la nostra proposta di usare tutti gli ammortizzatori sociali prima di qualsiasi licenziamento”. “Finalmente una risposta alle preoccupazioni di tanti lavoratori e un passo in avanti verso il rispetto del lavoro e delle persone”, aggiunge Bombardieri. “È stato un negoziato intenso che ci ha permesso di migliorare e rafforzare i contenuti del Decreto Sostegni bis (uscita generalizzata dal blocco licenziamenti fine giugno) e le soluzioni individuate dalla Cabina di Regia del Governo – afferma il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra -. Il Governo ha confermato la volontà di introdurre criteri selettivi nella proroga del blocco dei licenziamenti e nella proroga della Cassa Covud, indicando nel tessile, nella moda e nel calzaturiero i comparti interessati”, conclude Sbarra.