“Abbiamo depositato una interrogazione per chiarire le motivazioni che hanno spinto Ikea a licenziare una madre separata con due figli piccoli, di cui uno disabile”. Lo dichiara Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e responsabile del dipartimento mamme. “Proprio nel giorno in cui fornisce i dati sulla natalità veniamo a conoscenza di una vicenda su cui deve essere fatta chiarezza. Le leggi a tutela delle madri lavoratrici – spiega la deputata Dem – ora ci sono basti pensare alla legge sulle dimissioni in bianco per impedire che le ragazze incinte vengano licenziate o alle risorse messe a disposizione del welfare aziendale nelle Leggi di bilancio per sostenere servizi completamente defiscalizzati che sostengono la genitorialità, ma anche alle scelte di sostegno alle famiglie, ai premi aziendali durante la maternità che ora, a differenza del passato, vengono pagati, al congedo di paternità obbligatorio. Su questi temi, però, deve esserci un’assunzione di responsabilità che non riguarda solo la politica o le leggi che si fanno, ma anche le imprese. Ci vuole una grande alleanza tra soggetti diversi – conclude Di Salvo – in cui, ognuno per la propria parte, ci si assuma le rispettive responsabilità, affinché essere madre non sia più un ostacolo per il lavoro”.