Legge elettorale nelle mani delle toghe. L’avvocato dei ricorsi: “Consulta potrebbe far saltare l’Italicum”
IN ATTESA DEL 24 GENNAIO Secondo Felice Besostri “importante è evitare un pericoloso precedente a cui una maggioranza occasionale potrebbe ricorrere”, riferendosi “alla fiducia sulla legge Acerbo”
“La Corte potrebbe decidere per l’autorimessione, e far saltare tutto l’impianto dell’Italicum”: lo sostiene l’avvocato Felice Besostri coordinatore dei 22 ricorsi contro l’Italicum, e presente come avvocato in 4 dei 5 ricorsi che i Tribunali di Messina, Torino, Perugia, Trieste e Genova hanno rinviato alla Corte, in merito al verdetto della Consulta sull’Italicum del prossimo 24 gennaio. “La questione della autorimessione, ovvero la facoltà della Corte Costituzionale di prendere ulteriore tempo per una decisione finale, è centrale”, ha dichiarato Besostri, spiegando: “Se la decisione della Consulta andasse in questa direzione il 24 gennaio, vorrebbe dire che oltre al tempo per discutere dei profili di incostituzionalità sollevati dai 5 ricorsi ammessi, la Corte avrebbe bisogno di altro tempo per esaminare la questione di incostituzionalità dell’intera legge 52 del 2015, per essere stata approvata con un determinante voto di fiducia su tre articoli alla Camera dei Deputati”.
Per Besostri “questo aspetto serve ad evitare un pericoloso precedente a cui una maggioranza occasionale potrebbe ricorrere in futuro. Finora l’unico precedente vero è stato la fiducia sulla fascista legge Acerbo del 1923. Quella strappata alla presidenza del Senato per la legge truffa del 1953 è ormai nota come il ‘non precedente Paratore’. Contravvenendo ad ogni prassi infatti il Presidente Paratore lo volle dichiarare in aula, facendolo verbalizzare, che non costituiva un precedente”. E conclude: “Da un punto di vista pratico gli stessi effetti di proporzionalità si possono ottenere con l’annullamento del premio di maggioranza, ma resterebbe un precedente pericoloso. Un Parlamento eletto con una legge incostituzionale avrebbe la strada aperta a regolare la materia elettorale con decreto-legge e a mettere la fiducia sulla legge di conversione. E infatti è una proposta che Salvini ha messo sul tavolo per votare subito”.