Tre punti e primo posto nel gruppo H insieme all’Eintracht Francoforte, andato a vincere a Marsiglia. Questa e’ la buona notizia per la Lazio. Il rovescio della medaglia e’ la sofferenza che ha accompagnato il finale della partita con l’Apollon. Sotto di due reti, la modesta formazione cipriota e’ riuscita ad accorciare a pochi minuti dalla fine sfruttando un’incertezza difensiva ed ha costretto i padroni di casa a difendere con i denti il vantaggio, un atteggiamento senza giustificazione pensando a come era filata via la partita fino al 2-0, con il rigore trasformato da Ciro Immobile.
Un po’ di stanchezza ed un paio di cambi ad inizio ripresa indovinati dall’Apollon (soprattutto con l’ingresso del velocissimo Carayol) hanno mandato in crisi la Lazio, che nel finale si e’ divorata il 3-1 con Lulic. Solo a due passi dalla porta, ha saltato il portiere, ma si e’ fatto murare da un difensore. Sara’ la serata uggiosa, sara’ l’orario scomodo, unito ad un avversario non certo di richiamo, ma un Olimpico praticamente vuoto saluta la prima in Europa League dei biancocelesti. Poche migliaia di affezionati sugli spalti, compresi un centinaio di rumorosissimi tifosi ciprioti. Pensando al Genoa di domenica ed alla trasferta a Udine di mercoledi’ prossimo, Simone Inzaghi cambia otto undicesima della squadra che ha vinto ad Empoli: confermati solo Acerbi, Luis Alberto e Milinkovic.
A favore della Lazio l’unico precedente, nella fase a gironi dell’EL 2013-’14 (2-1 con doppietta di Floccari). Ed il primo tempo contro i vincitori di campionato e Coppa di Cipro della scorsa stagione e’ poco piu’ di allenamento. Dopo 10″ Murgia potrebbe segnare il gol piu’ veloce del torneo. Servito da Caicedo il centrocampista conclude bene, ma Vale non si fa sorprendere e devia in angolo. Tra quelli che hanno una chance di mettersi in mostra Caicedo e’ uno dei piu’ attivi e proprio l’attaccante ecuadoriano chiude con uno splendido tacco uno scambio con Luis Alberto, che al 14′ porta in vantaggio la Lazio. Poche emozioni fino al riposo, escluso un bel tiro di Milinkovic, deviato da Vale.
Ad inizio ripresa doppio cambio nell’Apollon. Avgousti prova a rinforzare la spinta sugli esterni, inserendo Markovic e Carayol per Kyruakou e Maglica. Ora e’ Schembri ad agire come riferimento centrale in attacco. La mossa funziona ed i ciprioti guadanano un po’ di terreno. Inzaghi al 16′ toglie Badelj e Luis Alberto per Leiva e Immobile. A meta’ ripresa l’Apollon costruisce le migliori occasioni da gol, entrambe di testa, con Papoulis e Schambri, che escono di un soffio. Il fallo da rigore di Joao Pedro su Caicedo sembra chiudere la partita, ma la rete di Zelaya e’ un lampo nel buio che costringe la Lazio a buttare un paio di palloni in tribuna per evitare un pari che sarebbe peggio di una beffa.