Lazio, sull’inceneritore è sempre più battaglia Bianchi-D’Amato
Per la candidata 5Stelle tecnologia che inquina
Inceneritore si, inceneritore no. Continua lo scontro sul tema dei rifiuti a Roma e sulla realizzazione dell’impianto e, anche nel pomeriggio, il palco del confronto tra i candidati alla presidenza della Regione Lazio, appuntamento voluto e organizzato dal quotidiano Il Tempo nella sede di piazza Colonna. Protagonisti Alessio D’Amato candidato del centrosinistra e Donatella Bianchi candidata per il Movimento 5 Stelle. Le posizioni dei due sono note e sul termovalorizzatore si è consumata la rottura, determinando il fallimento di un possibile accordo tra il Pd e i 5Stelle e il naufragio dell’esperienza del cosiddetto campo largo.
“No assolutamente no all’inceneritore” ha detto Bianchi ribadendo che si tratta di un impianto che appartiene al passato, che inquinerebbe e rappresenta una visione vecchia e obsoleta rispetto alla soluzione del problema. Per Bianchi la soluzione è aumentare la raccolta differenziata e pensare a nuove tecnologie come l’ossicombustione. D’Amato parla chiaro da settimane e anche oggi ha detto si al termovalorizzatore. “Eviterei di chiamarlo inceneritore – ha detto alla Bianchi – è un termovalorizzatore parliamo di tecnologie avanzate”.
Per D’Amato “al di là degli appuntamenti importanti per la città, l’opera è utile per il decoro dei cittadini e ha spiegato che se eletto governatore aiuterà il sindaco Gualtieri”. “In generale non capisco come un assessore alla sanità possa pensare che vada bene un impianto che inquina non riesco a capirlo” ha ribattuto Donatella Bianchi replicando a D’Amato. Un “duello” a due, visto il ritardo con il candidato del centrodestra Francesco Rocca è giunto all’appuntamento per il confronto nella sede del quotidiano.