Le 8 cose che succederebbero se la Grecia uscisse dall’euro

Le 8 cose che succederebbero se la Grecia uscisse dall’euro
17 febbraio 2015

Se la Grecia fosse spinta ad uscire dall’euro? Ecco lo scenario che al momento in Europa nessuno ufficialmente auspica ma che, in caso di mancato accordo al vertice dell’Eurogruppo di venerdi, potrebbe diventare una realtà. Ecco cosa succederebbe all’alba del D-Day della crisi dell’euro.

DEFAULT. La Grecia dichiara il default sul debito ed esce dall’euro. La Banca Centrale Europa sospenderebbe immediatamente l’erogazione di liquidità di emergenza alle banche greche.

TORNA LA DRACMA, STOP STIPENDI. Contemporaneamente la Banca Centrale di Atene inizia a stampare dracme per immettere nuova liquidità nel sistema. In quanto tempo la Banca riuscirà a produrre la nuova moneta necessaria è una questione tanto delicata quanto non determinata. L’assenza di liquidità determinerebbe la sospensione del pagamento degli stipendi della pubblica amministrazione e delle imprese.

SVALUTAZIONE. La nuova moneta, fin dalla prima emissione, subirà una forte svalutazione verso l’euro. Secondo alcune stime prudenziali la svalutazione potrebbe andare da un minimo del 20 ad un massimo del 30%. Ma c’è chi non esclude una svalutazione anche dell’80%.

INFLAZIONE VIOLENTA. La forte svalutazione della nuova dracma produrrebbe una fiammata inflazionistica molto violenta, destinata a durare fino a quando la nuova dracma non trova un valore di equilibrio sull’euro. In questa fase, si determinerebbe la classica penuria di beni di largo consumo, che verrebbero ritirati dal mercato a fini speculativi.

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BLOCCO DEI BANCOMAT, PROTESTE SOCIALI. Fin dalle prime ore del default, tutta la popolazione accorrebbe agli sportelli bancomat per prelevare gli ultimi euro da tenere a riserva. Le autorità bancarie sarebbero costrette a chiudere l’erogazione degli sportelli ed imporre rigidi controlli sui movimenti di capitali per contenere la fuga di capitali all’estero. Sono da mettere in conto situazioni di forte protesta sociale.

A CACCIA DI SOLDI DA PUTIN. Il governo di Atene, riprendendo il pieno controllo della politica monetaria nazionale, potrebbe iniziare a rifinanziarsi in deficit oltre le regole contabili dell’euro. Per superare le ovvie difficoltà a trovare nuovi finanziamenti sui mercati dei capitali occidentali, potrebbe rivolgersi alla Russia.

BOOM DEL TURISMO. Nel medio periodo, la forte svalutazione della valuta renderebbe le merci ed i servizi nazionali più competitivi, rilanciando in modo particolare il settore turistico. La bilancia commerciale potrebbe trovare nella forza dell’export la forza trainante di tutta l’economia.

IMPOVERIMENTO. Nel frattempo, però, lo standard di vita della popolazione sarebbe duramente colpito dall’iperinflazione, dalla penuria di merci e dalla mancanza di liquidità denominata nella nuova moneta nazionale.

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