Le Banche frenano l’entusiasmo di Conte: liquidità non sarà immediata
Patuelli: con garanzie sotto il 100% “sarà sostanzialmente una pratica di fido ordinaria”. Con Confidi e senza deroghe vigilanza non ci sarà corsia rapida
“Nella comunicazione si è data l`errata sensazione dell`immediatezza della distribuzione della liquidità” ma il decreto “ancora non è in Gazzetta Ufficiale” le garanzie della Sace “richiedono il via libera dell`Unione Europea” e la procedutra per i prestiti con garanzie sotto il 100% “sarà sostanzialmente una pratica di fido ordinaria”. Lo spiega il presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, in un’intervista a Milano Finanza. A Bruxelles, rileva il Presidente dell’Abi “la pratica sarà assegnata non all`ottimo Paolo Gentiloni ma alla signora Vestager, che questa volta speriamo proceda rapidamente. Noi comunque abbiamo già avviato le interlocuzioni con la Sace, per cercare di velocizzare i passaggi che saranno poi necessari”.
Dopo l’ok Ue “Penso che la fase preparatoria riempirà almeno la settimana di Pasqua – prosegue Patuelli – Sarà una Pasqua molto impegnativa, ricordiamo che anche noi stiamo utilizzando molto lo smartworking e siamo in una condizione emergenziale e di superlavoro per le misure già varate su moratorie, mutui, anticipo della cassa integrazione, ecc. Verosimilmente si avrà la possibilità di compilazione più rapida per i prestiti coperti da garanzia statale al 100%, mentre sarà sostanzialmente una pratica di fido ordinaria per quelle con garanzia dal 90% in giù”.
In particolare Patuelli rileva che “non sembrano previste deroghe al testo unico bancario né alle norme di vigilanza per semplificare le pratiche di fido con garanzie” e poi “c`è la questione della garanzia al 100% con la partecipazione dei Confidi”. “Una pratica in cui la garanzia dello Stato di affianca a quella di un soggetto privato, come i Confidi – rileva – non potrà avere la stessa corsia rapida di una assistita da garanzia pubblica al 100%”.