Le beghe dell’antimafia che logorano Crocetta e gli industriali approdano all’Ars

LA LEGALITA’ SCATENA LE GUERRE Musumeci chiede al governatore della Sicilia chiarimenti in merito “alle dichiarazioni rese in questi giorni dal presidente dell’Irsap Alfonso Cicero”

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Le beghe dell’antimafia che logorano governo Crocetta, ex assessori e Confindustria Sicilia, approdano all’Ars. E’ il presidente della commissione Antimafia regionale Nello Musumeci a chiedere a Rosario Crocetta un immediato chiarimento: “Le dichiarazioni rese in questi giorni dal presidente dell’Irsap Alfonso Cicero impongono, per la loro gravita’, un intervento chiarificatore e puntuale da parte del presidente”. La commissione nella seduta di mercoledi’ sara’ chiamata a deliberare la eventuale audizione degli ex assessori regionali alle Attivita’ produttive Marco Venturi, che recentemente ha lanciato il suo attacco contro il presidente di Sicindustria Antonello Montante, e di Linda Vancheri, che era stata espressione, al pari di Venturi, in seno alla Giunta, della confederazione degli industriali.

Cicero, ex vessillo antimafia di Crocetta, nei giorni scorsi si e’ dimesso da presidente dell’istituto regionale per sviluppo, non accettando neppure la nomina a commissario straordinario dello stesso ente. In una dura lettera inviata al governatore, accusava quest’ultimo del “suo assordante silenzio di questi anni”, silenzio “che ha contribuito al mio isolamento”, e la cui incolumita’ “e’ stata piu’ volte messa a rischio da plurime minacce di morte e gravissime azioni intimidatorie che hanno colpito, finanche la famiglia e i piu’ stretti collaboratori”, come effetto “della lotta al malaffare dentro gli insediamenti industriali”. “Desta stupore scoprire, a distanza di quasi tre anni – dice la Fp Cgil – il fatto che soggetti che sembravano accomunati dall’unica inossidabile determinazione a combattere l’illegalita’ in Sicilia, oggi si accusino reciprocamente dentro Confindustria, ‘mascariando’ persino il presidente della Regione con cui fino a ieri flirtavano”. (Agi)