Politica

L’Onu boccia Trump: no Gerusalemme capitale di Israele

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha condannato la decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. La votazione si è conclusa con 128 voti a favore e 9 contrari, mentre 35 Paesi si sono astenuti. Prima del voto, il presidente americano Donald Trump aveva lanciato un avvertimento ai 193 Paesi dell’Assemblea Generale, affermando che gli Usa “stanno guardando” chi voterà contro di loro e ha minacciato rappresaglie contro quelle nazioni che sosterranno la risoluzione di condanna. Il voto dell’Assemblea Generale, a differenza di quelli del Consiglio di Sicurezza non e’ in alcun modo vincolante ma ha una forte impatto politico. I nove Paesi schierati con Trump sui Gerusalemme capitale dello Stato ‘ebraico’ all’Assemblea Onu sono: Guatemala, Honduras, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Palau, Togo e ovviamente Israele e Stati Uniti. Contro tutti i principali Paesi Ue, a partire da Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna. Tra i 35 astenuti: Australia, Canada, Argentina, Polonia, Romania, Filippine e Colombia.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha condannato il voto con il quale le Nazioni unite hanno bocciato la decisione americana di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Netanyahu ha espresso però soddisfazione per il consistente numero di paesi che non ha votato la mozione. “Respingiamo la decisione dell’Onu, ma siamo soddisfatti dall’alto numero di paesi che non ha votato a favore di questa mozione”, ha detto il leader israeliano. Soddisfazione, invece, esprimono i palestinesi. “Questa decisione ribadisce che la giusta causa dei Palestinesi beneficia del sostegno del diritto internazionale (…) Dobbiamo proseguire i nostri sforzi all’Onu e nelle altre istanze internazionali per mettere fine all’occupazione israeliana e creare uno Stato palestinese con Gerusalemme Est come capitale”, ha affermato il portavoce del presidente palestinese Abu Mazen. L’ambasciatore palestinese all’Onu ha definito il voto odierno una “netta sconfitta” per gli Stati Uniti. “Centoventotto contro nove, questa è una netta sconfitta per gli Stati Uniti d’America”, ha detto Riyad Mansour.

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