L’Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg), che ha partecipato al vertice sugli abusi sessuali sui minori presieduto dal Papa in Vaticano con i presidenti delle conferenze episcopali di tutto il mondo (21-24 febbraio), auspica che in futuro le suore possano votare ai Sinodi vaticani. Sottolineando che il comitato direttivo dell’Uisg è stato invitato tutto a partecipare al vertice vaticano, a differenza dei Sinodi nei quali alle donne religiose sono riservati solo tre posti, suor Carmen Sammut, presidente dell’Uisg, ha espresso oggi in una conferenza stampa organizzato all’indomani del vertice la speranza che “il vertice sia un esempio per il futuro, di modo che le donne abbiano maggiore voce nei Sinodi e negli altri incontri vaticani”.
La religiosa maltese ha confermato che la speranza è che si arrivi a far votare le donne al Sinodo dei vescovi: “Noi speriamo che un giorno si arrivi a quel punto, al diritto di voto, sebbene non sappiamo quando”, ha detto, precisando che “i religiosi uomini ci stanno sostenendo su questa strada”. Suor Maria Theresia Hornamann, da parte sua, ha detto di non ritenere che ciò accadrà al prossimo sinodo sull’Amazzonia (6-27 ottobre prossimi), raccontato che nel corso dell’incontro sugli abusi un vescovo le ha detto che non sapeva che le suore non votano al Sinodo: “Abbiamo davanti a noi una lunga strada…”, ha chiosato la religiosa tedesca.