Sui centri in Albania “nessuna marcia indietro, si va avanti”. Questa la linea del governo Meloni sul piano di gestione dei migranti, nonostante le recenti decisioni del Tribunale di Catania che hanno bloccato alcuni trattenimenti. La situazione si è intensificata dopo che il tribunale ha stabilito che l’Egitto non può essere considerato un “Paese sicuro” per i migranti, evidenziando le gravi violazioni dei diritti umani in quel paese.
Reazioni del governo e del centrodestra
Durante una visita al Villaggio Difesa al Circo Massimo, la premier Giorgia Meloni ha risposto con una battuta a un giornalista che accennava a un possibile “flop” dell’intesa con Tirana, mostrando segni di insofferenza. Tuttavia, la vera tensione è emersa nel pomeriggio quando il Tribunale di Catania ha deciso di non convalidare il trattenimento di cinque migranti provenienti da Egitto e Bangladesh, sottolineando che la lista dei Paesi sicuri non esime i giudici dal verificare la compatibilità con il diritto dell’Unione Europea.Il vicepremier Matteo Salvini ha reagito duramente, accusando i “giudici comunisti” di rendere l’Italia un paese insicuro. Anche Fratelli d’Italia ha espresso preoccupazione, affermando che le decisioni dei giudici sembrano mirare a ostacolare le politiche del governo contro l’immigrazione illegale.
Difesa della magistratura
In risposta alle critiche, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), Giuseppe Santalucia, ha difeso l’autonomia dei giudici, affermando che non dovrebbero essere influenzati da pressioni esterne. In serata, Meloni ha incontrato Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, in quello che sembra un tentativo di distensione nei rapporti tra governo e magistratura.
Nonostante le tensioni legali, il governo ha confermato che non ci saranno ripensamenti riguardo ai centri in Albania. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato che le operazioni di trasferimento dei migranti verso le strutture albanesi riprenderanno “quando ci saranno le condizioni”. La nave Libra della Marina Militare è tornata a operare nel canale di Sicilia per trasportare i migranti verso i centri di Shengjin e Gjader.I centri albanesi sono stati progettati per gestire rapidamente le richieste d’asilo e facilitare i rimpatri. Le strutture sono state realizzate per accogliere solo uomini provenienti da Paesi considerati sicuri e non vulnerabili. Questo approccio mira a snellire le procedure burocratiche e a garantire una gestione più efficace dell’immigrazione.