Scultore e fotografo eclettico di fama internazionale, Jason Shulman arriva per la prima volta in Italia, dopo diverse collaborazioni con artisti del calibro di Marc Quinn. Shulman inaugura il 28 gennaio, alla White Noise Gallery di Roma, la mostra fotografica “Fast Forward”, capitolo 1 della Trilogia del Silenzio, progetto espositivo in 3 tappe curato da Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti. Artista che ama utilizzare il metodo empirico proprio della scienza, Shulman comprime le centinaia di migliaia di frame di un film in un`unica immagine fotografica attraverso lunghissime esposizioni dell`obiettivo.
A Roma presenta 13 fotografie a grande formato che condensano l`America di Sergio Leone (Per un pugno di dollari), l`orrore di Dario Argento e Mario Bava (Suspiria, Inferno, I 3 volti della paura, Diabolik), ma anche l`Italia piena di inquietudine raccontata dai maestri del cinema dagli anni `60 a oggi, da Visconti (Il Gattopardo) a Sorrentino (La grande bellezza), da Tinto Brass (Caligola) a Pasolini (Salò o le 120 giornate di Sodoma e Il Vangelo secondo Matteo). La scelta delle opere viene effettuata su criteri puramente estetici, mentre la dominante di colore che emerge in ognuna delle sue opere collega immediatamente lo spettatore alla propria conoscenza del regista e del relativo immaginario. Se, ad esempio, la dominante ocra rimanda alla polvere del vecchio west di Sergio Leone, la dominante rosa rimanda subito ai fenicotteri nelle sequenze finali de La grande bellezza di Sorrentino.