Che la sfida per l’economia globale nel XXI secolo fosse ridotta a soli due contendenti, si sapeva da tempo. Ma che nella classifica di Forbes delle imprese più grandi al mondo a farla da padrone quasi assoluto sia la Cina, con le aziende statunitensi in posizioni di rincalzo, forse ancora non era così risaputo. Ma il Global Rank 2014 parla chiaro: le prime tre aziende del mondo sono tre banche cinesi, guidate dalla ICBC. Al quarto posto la prima banca americana, JPMorgan Chase, e nella top ten compaiono altri tre, tra istituti bancari e finanziarie. Solo tre posizioni sono occupate da imprese tradizionali, tutte del settore energetico: Exxon Mobil, General Electric e PetroChina. Il duopolio Usa-Cina ai vertici è totale, ma forse a impressionare, e per certi versi a preoccupare di più è la predominanza delle banche in questa speciale classifica che tiene conto di quattro fattori: vendite, profitti, patrimonio e valore di mercato. Fino a pochi anni fa dominava il colosso General Electric, ma il mondo, nel frattempo è cambiato. Tra i big del Web si trova Apple al 15esimo posto, Samsung al 22esimo, Micorsoft al 32esimo e Google al 52esimo. Posizioni basse? Forse, ma a livello di valore di mercato restano comunque le più forti. E l’Italia? Due sole le aziende che entrano tra le prime cento: Eni al 39esimo posto ed Enel al 74esimo. Il settore energetico sembra essere rimasto il solo nel quale il nostro Paese riesce ancora a dire la propria sullo scenario globale.
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