Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in occasione dell’ultimo Eurogruppo ha avuto una posizione che non rifletteva “il mandato esplicitamente espresso in numerose occasioni da esponenti di maggioranza e di opposizioni a non includere il Mes tra gli strumenti idonei alla gestione della crisi”. E’ quanto si legge nella mozione di sfiducia individuale che è stata depositata dalla Lega, prima firma quella di Matteo Salvini.
“Il comunicato del 9 aprile 2020 – si legge nel testo – specifica infatti che i ministri partecipanti all’Eurogruppo propongono l’utilizzo delle esistenti linee di credito a condizionalita’ rafforzata (Eccl), per prestiti condizionati alla copertura delle sole spese sanitarie dirette o indirette, a concorrenza del 2% del Pil dello Stato che ne fa richiesta, e fatto impregiudicato il quadro normativo esistente una volta terminata l’emergenza”.
“Gli altri strumenti avallati in quella sede dal ministro Gualtieri, quali il ricorso alla Banca Europea degli Investimenti (Bei), e il Sure (Support to mitigate the Unemployment Risk in an Emergency), presentano anch’essi – si legge ancora nel testo depositato dalla Lega – criticità evidenziate da numerosi esponenti politici di maggioranza e opposizione, e anch’essi non sono stati sottoposti a un doveroso scrutinio parlamentare”. Per questo, “visto l’esito estremamente insoddisfacente dei negoziati cruciali relativi al sostegno finanziario del paese nell’emergenza covid 19”, “visto l’articolo 94 della Costituzione e visto l’articolo 161 del Regolamento del Senato della Repubblica, esprime la propria sfiducia al ministro dell’Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, e lo impegna a rassegnare immediatamente le proprie dimissioni”.