“Vittorio Sgarbi non rientra tra quei parlamentari per i quali è prevista la cessazione dell`erogazione degli assegni vitalizi e delle pensioni”. Così afferma in un comunicato l’avvocato Giampaolo Cicconi. Secondo il legale “il consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica ha allo studio uno schema di deliberazione composto da due articoli nei quali non rientra” il nome del noto critico d’arte.
In ogni caso – continua l’avvocato Cicconi – “la pena inflitta al professor Sgarbi dalla Corte di Appello di Venezia nel 1996, per i fatti occorsi nei mesi di ottobre-novembre e dicembre 1989, risulta inferiore a due anni di reclusione”. E quindi “le informazioni riportate da tutti gli organi di stampa, oltre a non essere rispettose del diritto di cronaca, sono destituite di qualsiasi fondamento sia in fatto e sia in diritto; quindi suggeriro’ al mio assistito di agire presso le competenti sedi nei confronti di coloro che hanno violato il diritto di cronaca”.
