“Ci auguriamo che l’accordo sottoscritto sulla raffineria di Gela possa andare in porto senza retromarce dell’ultimo momento e possa costituire l’avvio di una nuova politica industriale nell’isola”. A dirlo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “La Sicilia – continua – ha certamente bisogno di non perdere l’importante know how, costruitosi negli ultimi decenni nei poli industriali, ma ancora di piu’, ha bisogno di produzioni compatibili con l’ambiente e con la salute dei cittadini. Si tratta di un percorso ineludibile e probabilmente dell’unica possibilita’ concreta per salvare una parte importante dei posti di lavoro che ancora oggi l’industria in Sicilia garantisce”. “Siccome, pero’ – aggiunge Enzo Parisi, responsabile Industria di Legambiente Sicilia – ‘a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si indovina’, e considerato che questo e’ il terzo accordo che la Regione firma con Eni negli ultimi anni, probabilmente evitare eccessivi entusiasmi”. “Forse sarebbe piu’ utile – conclude Fontana – invertire l’ordine delle priorita’ per garantire maggiori livelli occupazionali, ma soprattutto, perche’ senza le bonifiche non esiste il futuro industriale per la Sicilia, a Gela cosi’ come negli altri poli”.