Legge di Stabilità, stretta su Sud e pressing su pacchetto casa

Legge di Stabilità,  stretta su Sud e pressing su pacchetto casa
17 novembre 2015

di Enzo Marino

La legge di Stabilità dovrà superare entro venerdì prossimo il vaglio del Senato, con tutta probabilità con un maxiemendameno in Aula che recepirà le modifiche introdotte dalla commissione Bilancio, il cui via libera è slittato a oggi. Una maggiore “defiscalizzazione degli oneri contributivi dei neo-assunti nel 2016” nel Mezzogiorno. Sarebbe questa, secondo il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, la misura che il governo intenderebbe inserite in un emendamento alla legge di Stabilità in risposta alle istanze che sollecitano un intervento robusto per il Sud. L’emendamento è atteso per oggi. Morando, durante la seduta di ieri, secondo quanto risulta dal resoconto della commissione Bilancio del Senato, ha evidenziato “la necessità di ridefinire la quota del Fondo nazionale sanitario ed il meccanismo della cosiddetta clausola di pay-back”. Intanto, il governo ha presentato un emendamento alla legge di stabilità in Senato per introdurre già nell’iter a palazzo Madama il cosiddetto dl ‘salva-regioni’. Governo e maggioranza, invece, sono al lavoro per estendere la cancellazione della Tasi sulla prima casa anche a chi, proprietario di un’unica abitazione, la cede alla ex moglie o al proprio figlio o figlia. E proprio sul pacchetto c’è il pressing della maggioranza tra proposte che vanno dal canone concordato agli sconti per le case popolari, al comodato d’uso per i figli che vivono nello stesso Comune dei genitori. E altre richieste tutte da verificare, che riguardano il canone Rai e le risorse per le tv e le radio locali, il congedo obbligatorio per i papà, le bonifiche dall’amianto dei tetti degli edifici pubblici, il voucher per le baby sitter, sostegni per auto e camper per chi ha disabilità.

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A Palazzo Madama le modifiche sono arrivate con il contagocce e si contano, sinora, solo una decina di emendamenti approvati (tra cui il salva-delibere Imu-Tasi per i Comuni e il bonus mobili per le giovani coppie raddoppiato a 16mila euro). I principali nodi vengono così rinviati all’esame della Camera: i ritocchi alle pensioni, le Province, i giochi. E anche le Regioni: il decreto Salva-Regioni è stato trasmesso in Senato dove, questo è l’attuale orientamento, verrà modificato e poi dovrebbe essere inserito in manovra nel passaggio a Montecitorio quando le intese con i governatori potrebbero divenire mature. Il delicato tema dei dirigenti dell’Agenzia delle Entrate su cui pendono ancora alcuni emendamenti accantonati sembra chiuso (in commissione è stata invece approvata una proposta che sana la situazione di circa 700 dipendenti di terza area retrocessi a seguito di alcuni ricorsi al Tar). Sul contante da mille a 3mila euro tutto resta com’è tranne lo stop per quanto riguarda il money transfer in chiave antiriciclaggio su cui rimarrà il tetto di mille euro. Sul Sud domani si cercherà finalmente di mettere nero su bianco gli interventi: il rafforzamento degli sgravi per i neo-assunti e il credito d’imposta per gli investimenti. E forse qualcosa sui super-ammortamenti. Sinora sono stati esaminati tutti gli emendamenti presentati affrontandoli per grandi temi, la maggior parte delle proposte sono state o dichiarate inammissibili (un quarto dei 3.500 emendamenti presentati) oppure bocciate (la gran parte) oppure accantonate in vista della stretta finale sulle modifiche da apportare.

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