Lega e Movimento 5 stelle blindano la riforma della legittima difesa. La maggioranza giallo-verde non ha infatti presentato alcun emendamento al testo approvato dal Senato e ora all’esame della commissione Giustizia della Camera. Sono invece circa un’ottantina le proposte di modifica delle opposizioni: una decina quelle del Pd (tutte soppressive), altrettanti gli emendamenti di Fratelli d’Italia, mentre si aggirano sulla ventina quelli di Forza Italia, tutti incentrati sull’inversione dell’onere della prova.
La commissione iniziera’ a votare gli emendamenti da mercoledi’ e l’obiettivo della Lega e’ di calendarizzare il provvedimento per l’Aula non oltre i primi giorni del mese prossimo (la conferenza dei capigruppo e’ convocata giovedi’ alle 14), cosi’ da ottenere il via libera definitivo entro febbraio, come ha piu’ volte ribadito in questi giorni Matteo Salvini, sempre piu’ determinato a incassare la riforma in tempi stretti. Nonostante le forti perplessita’ e criticita’ sollevate da alcuni esponenti pentastellati durante l’esame della riforma al Senato – poi messe nero su bianco in alcuni emendamenti che puntavano a ‘depotenziare’ la portata delle norme leghiste, per poi ‘riallinearsi’ alle ‘direttive’ della maggioranza – anche alla Camera non sono mancate voci dissonanti dal coro.[irp]
Ma l’imperativo, viene spiegato, e’ di non creare incidenti, non fare della legittima difesa un nuovo terreno di scontro fra alleati di governo, tanto piu’ in vista del varo del decreto sul reddito di cittadinanza e del successivo passaggio parlamentare. Insomma, la linea dei pentastellati, spiegano fonti parlamentari, e’ di approvare la riforma senza tensioni. Anche perche’, sul punto, Salvini e’ stato categorico: la legge deve passare senza problemi e, soprattutto, senza modifiche al testo per scongiurare l’allungamento dei tempi che comporterebbe una terza lettura del provvedimento.
“Nessuna rivalsa. Noi siamo leali con i 5 stelle. Il reddito di cittadinanza e’ la loro priorita’, la legittima difesa e’ la priorita’ della Lega” e “tra noi non ci sono ne’ veti ne’ giochetti. Questo e’ il governo della trasparenza”, spiega in un’intervista il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni. Fortemente contrari alla riforma il Pd e Leu, mentre Forza Italia e FdI, che gia’ hanno votato il testo al Senato, nonostante giudichino il testo insufficiente, non dovrebbero far mancare i loro voti nemmeno nell’ultimo passaggio alla Camera.
Cosa prevede la norma
DIFESA SEMPRE LEGITTIMA: L’articolo 1 del ddl targato Lega va a modificare l’articolo 52 del codice penale che disciplina la “Difesa legittima”. Con il nuovo testo, gia’ approvato dal Senato e ora all’esame della Camera, si riconosce “sempre” la sussistenza della proporzionalita’ tra offesa e difesa “se taluno legittimamente presente nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi”, “usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere la propria o la altrui incolumita’, i beni propri o altrui, quando non vi e’ desistenza e vi e’ pericolo di aggressione”. Affinche’ scatti la legittima difesa non e’ necessario che il ladro abbia un’arma in mano, bensi’ e’ sufficiente la sola minaccia di utilizzare un’arma e non e’ necessario che la minaccia sia espressamente rivolta alla persona.
– NON PUNIBILE CHI IN STATO DI GRAVE TURBAMENTO: L’articolo 2 della riforma va a modificare l’articolo 55 del codice penale che disciplina “l’eccesso colposo”. Con il nuovo testo si esclude la punibilita’ di chi si e’ difeso in “stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto”.
– SOSPENSIONE PENA SOLO DOPO RISARCIMENTO DANNI: Altra modifica all’attuale normativa sulla legittima difesa viene introdotta con l’articolo 3, che prevede la possibilita’ di ottenere la sospensione condizionale della pena per chi ha commesso un furto in appartamento solo dopo che ha integralmente pagato l’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.
– PENE PIU’ SEVERE PER VIOLAZIONE DI DOMICILIO, FURTO E RAPINA: vengono inasprite le pene per violazione di domicilio e furto in appartamento. In particolare, viene innalzata a quattro anni la pena massima di carcere per la violazione di domicilio. Quanto al furto in abitazione e scippo, si arriva fino a un massimo di sei e sette anni di carcere. Vengono inasprite anche le sanzioni con un massimo di 2.500 euro (attualmente 2000 euro). Infine, vengono aumentati anche gli anni massimi di carcere per la rapina, fino a sette.
ESCLUSA LA RESPONSABILITA’ CIVILE: Chi si e’ legittimamente difeso non e’ responsabile civilmente. In sostanza, la riforma fa si’ che l’autore del fatto, se assolto in sede penale, non debba essere obbligato a risarcire il danno derivante dal medesimo fatto in sede civile. Nei casi di eccesso colposo, inoltre, al danneggiato e’ riconosciuto il diritto ad una indennita’, calcolata dal giudice tenendo conto della gravita’, delle modalita’ realizzative e del contributo causale della condotta posta in essere dal danneggiato.
– PATROCINIO GRATUITO E SPESE DI GIUSTIZIA – Infine, la riforma della legittima difesa estende le norme sul gratuito patrocinio (criteri e modalita’ di liquidazione dei compensi e delle spese per la difesa) a favore della persona nei cui confronti sia stata disposta l’archiviazione o il proscioglimento o il non luogo a procedere per fatti commessi in condizioni di Legittima difesa o di eccesso colposo. E’ comunque fatto salvo il diritto dello Stato di chiedere le spese anticipate, qualora a seguito di riapertura delle indagini o revoca del proscioglimento, la persona sia poi condannata in via definitiva.
– PRIORITA’ NEI PROCESSI: L’ultimo articolo della riforma interviene sul codice di procedura penale affinche’ “nella formazione dei ruoli di udienza debba essere assicurata priorita’ anche ai processi relativi ai delitti di omicidio colposo e di lesioni personali colpose”.[irp]