Paese che vai usanze che trovi. E questo vale anche per Capodanno. Se in Italia la tradizione vuole che si mangi cotechino e lenticchie che, secondo credenza popolare, sarebbero benauguranti e porterebbero soldi a chiunque le mangi, in Spagna è tradizione mangiare 12 chicchi d’uva allo scoccare della mezzanotte: un chicco per ogni ritocco di campana dell’anno vecchio per propiziarsi abbondanza di cibo per l’anno nuovo. Un’usanza tipicamente made in Germany è trascorrere il Capodanno mascherati come fosse Carnevale. Si brinda al nuovo anno con il Feuerzangenbowle, la bevanda a base di vino, cannella, chiodi di garofano, buccia d’arancia e rum.
Durante la serata si offrono noci, nocciole e uvetta tutti i parenti, amici e conoscenti. In Grecia c’è l’usanza che il primo ad entrare in casa deve rompere un melograno in terra. In Inghilterra è tradizione mangiare il tacchino ripieno di castagne e il Christmas Pudding, un tipico dolce al cucchiaio che, spesso, è arricchito con monete d’argento. In Russia il Capodanno viene festeggiato due volte, il 31 dicembre ed il 13 gennaio, e i cibi fortunati consistono in prugne, frutta secca ed insalata russa, il tutto accompagnato da champagne e vodka. In Giappone i festeggiamenti durano dal 31 dicembre al 3 gennaio, periodo dell’anno durante il quale si ringraziano gli dei che proteggono i raccolti e si da’ il benvenuto agli spiriti degli antenati.
Allo scoccare della mezzanotte le campane dei templi buddisti rintoccano 108 volte per confessare tutti i peccati degli uomini. In Messico, per tutta la giornata si accende e si spegne il fuoco gettando tra le fiamme pietre o mestoli di legno. Infine in Cina il Capodanno, noto anche come festa della primavera, non coincide con il nostro capodanno ma la data, può variare dal 21 gennaio al 19 febbraio secondo il nostro calendario gregoriano. I festeggiamenti durano 15 giorni e terminano con la famosa festa delle lanterne. Durante il Capodanno cinese ci si veste di rosso, colore propiziatorio e che, secondo l’antica leggenda cinese, pare che impaurisse, il mostro mitologico chiamato Nian, che una volta ogni 12 mesi usciva dalla sua tana per divorare gli esseri umani.