Oggi è il giorno di Galileo Galilei in Galleria Alberto Sordi. Grazie all’iniziativa di Paola Mainetti, vice presidente della Fondazione Sorgente Group e di Martin M. Morales SJ, Direttore dell`Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, verrà esposta e letta la “missiva” che lo scienziato pisano inviò il 30 dicembre 1610 al matematico gesuita Cristoforo Clavio SJ, Magister del Collegio Romano. Nella lettera si ritrova l`emozione di Galilei per le sue ultime scoperte sugli astri che vuole condividere con Clavio. Le diverse fasi di Venere osservate con il cannocchiale da Galileo confermavano infatti la teoria eliocentrica dell`universo, ossia la rotazione del nostro pianeta intorno al sole. Nel testo si accenna anche alla scoperta dei quattro satelliti di Giove, chiamati “Medicei” in onore della Famiglia Medici, di cui Galileo parla diffusamente nella sua opera “Sidereus Nuncius”, pubblicata qualche mese prima. Lo scienziato pisano racconta anche di un viaggio da compiere a Roma, al termine del quale sarebbe stato accolto trionfalmente dal Collegio Romano, l`università dei Gesuiti, dove Clavio insegnava. La lettera resterà per tutto il 23 febbraio in Galleria Alberto Sordi e poi sarà esposta presso la Mostra “Magistri astronomiae dal XVI al XIX secolo: Cristoforo Clavio, Galileo Galilei e Angelo Secchi. Testimonianze documentarie e strumenti scientifici”. L`esposizione, presso lo Spazio Espositivo Tritone della Fondazione Sorgente Group (via del Tritone 132) è frutto della collaborazione con l`Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana, e presenta alcuni testi autografi degli studi astronomici di Galileo Galilei, Cristoforo Clavio SJ e dell`astronomo gesuita Angelo Secchi SJ.
La mostra, inaugurata a novembre scorso su progetto di Paola Mainetti, verrà prorogata fino al 31 maggio, in conseguenza del successo di pubblico registrato in questi mesi. I documenti esposti sono stati recuperati grazie al progetto di valorizzazione e digitalizzazione del Fondo Clavius, al quale appartengono, finanziato dalla Fondazione Sorgente Group. Completano la mostra gli antichi strumenti di osservazione e di rilevazione appartenenti all`INAF – Museo Astronomico e Copernicano di Roma e il Globo celeste della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.