Dopo ventidue anni dalla sua sottrazione alla Biblioteca Riccardiana di Firenze la lettera di Cristoforo Colombo, datata 1493,nella quale il navigatore genovese annuncia ai reali di Spagna la scoperta dell’America è stata ritrovata nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Un lungo e ancora misterioso percorso del prezioso documento che dovrebbe ora essere restituito all’Italia, ripecorrendo in senso contrario il viaggio compito oltre ciqnuecento anni fa dall’esploratore italiano. La Biblioteca del Congresso di Washington – a quanto precisato nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato anche l’ambasciatore Usa a Roma John R. Phillips – non ha comprato la lettera di Colombo, bensì l’ha ricevuta attraverso la donazione di un privato. Il prezioso documento era stato venduto all’asta negli Usa nel 1992 e acquistato da un privato. In Italia l’indagine si e’ aperta nel 2012, dopo la denuncia di furto della Biblioteca Nazionale di Roma. Anche dalla Biblioteca romana, si è scoperto, è stata infatti trafugata una seconda copia della lettera e sostituita da una sofisticatissima riproduzione. Il ritorno del prezioso documento in Italia, hanno sottolineato il ministro della Cultura Dario Franceschini e l’ambasciatore Usa in Italia John R. Phillips, è “un fatto simbolico che segna l’amicizia e la totale collaborazione che c’e’ tra i Paesi”.
L`attività investigativa, caratterizzata da un profilo internazionale, è frutto della straordinaria conoscenza dei meccanismi illeciti nel traffico di beni librari acquisita negli anni dai carabinieri del Tpc, nonché della rielaborazione ed analisi di molteplici dati investigativi emersi in numerose indagini, ultima delle quali quella tesa ad individuare i traffici illeciti esteri di Massimo Marino De Caro l’ex direttore infedele responsabile dello scempio della Biblioteca dei Girolamini di Napoli. Proprio a De Caro – come confermato dal Comandante dei carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, generale Mariano Mossa, è riconducibile anche questo filone di attività investigativa che è tuttora in corso in collaborazione con le autorità americane. Proprio dopo specifiche richieste avanzate dai carabinieri TPC, l`Homeland Security Investigation (HSI) di Wilmington (USA) ha inviato una nota relativa alla presunta presenza, in territorio statunitense, di edizioni della lettera di Colombo, datata 1493, ritenute false. Nel dettaglio, l`H.S.I. ipotizzava che la lettera (denominata edizione Plannck 2) di Cristoforo Colombo, conservata proprio presso la Biblioteca Nazionale di Roma, fosse stata sostituita con un falso. Dal medesimo filone investigativo, inoltre, emergeva che un`ulteriore versione della Lettera di Colombo, datata 1493 e custodita presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze, era un falso realizzato attraverso riproduzioni fotografiche moderne, stampate su carta antica, ma non corretta per quelle edizioni. In seguito alle ulteriori indagini svolte in relazione all`accertamento dell`autenticità della Lettera di Colombo custodita presso la Biblioteca fiorentina, anche quest`ultimo documento veniva sottoposto a sequestro. Gli accertamenti tecnici, condotti dal RACIS (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), accertavano la falsità delle due lettere sequestrati. Ulteriori elementi venivano forniti dagli studi dell`autorevole esperto, Prof. NEEDHAM Paul, curatore della Sezione libri antichi e manoscritti della Biblioteca dell`Università di Princeton (USA), Le attività investigative, arricchite da numerosi accertamenti tecnici e dalla mole di documentazione acquisita, nonché grazie alla straordinaria cooperazione internazionale con il predetto H.S.I., consentivano di individuare l`esemplare autentico della Lettera di Colombo (valore 1 milione di euro), trafugato dalla Biblioteca Riccardiana di Firenze, in quello acquistato dalla Biblioteca del Congresso di Washington da una casa d`aste di settore, che l`aveva posto in vendita per la somma -sottostimata di 400.000 dollari. Gli Stati Uniti d`America, sulla base dei numerosi elementi investigativi forniti dal TPC, nel 2016 restituiscono all`Italia lo straordinario documento “Epistolaà. de Insulis Indieà. nuper inventisà” relativa all`annuncio della scoperta del Nuovo Mondo ai Reali di Spagna, stampata a Roma da Stephan Plannck nel 1493 .