A Roma per decidere come rafforzare l’azione di Frontex, dopo l’ennesima andata di viaggi della speranza che ha visto le navi dell’operazione Mare Nostrum impegnate nel soccorso di oltre 4mila migranti tra venerdì e domenica. Esperti della Commissione europea, delle autorità italiane e dell’agenzia europea per la protezione delle frontiere (Frontex, appunto), si riuniranno domani in Italia per discutere il possibile avvio di una missione rafforzata di Frontex nel Mediterraneo, definita “Frontex Plus”. L’esito della riunione tecnica di domani sarà poi discusso dal commissario Ue agli Affari interni Cecilia Malmstrom con Angelino Alfano, nel loro incontro di mercoledì prossimo a Bruxelles. Alfano nelle scorse ore, dopo i numerosi appelli inascoltati, è tornato ad alzare la voce, chiedendo che l’Europa si faccia carico della situazione di emergenza, perché “l’Italia non aspetta”, secondo l’hashtag che il ministro dell’Interno ha lanciato su twitter, e “dovrà adottare le proprie decisioni” se l’Ue non prende in mano la questione immigrazione, che riguarda la comune frontiera del Mediterraneo. Il punto d’approdo che è solo il più vicino ai Paesi di provenienza dei migranti, i quali in buona parte, una volta messo piede sul suolo europeo, vorrebbero lasciare l’Italia per altri Stati dell’Unione.
Ma sul nostro Paese intanto pesa l’emergenza umanitaria, alla quale si è deciso di fare fronte con l’operazione Mare Nostrum, che ha salvato finora tantissime vite umane, ma che si è rivelata insufficiente a evitare le tragedia dei viaggi della speranza, come attestano gli ulteriori morti di questi giorni (gli ultimi sei questa notte a sud di Lampedusa, dove un peschereccio carico di migranti si è rovesciato). L’Italia spende 9 milioni al mese per Mare Nostrum. Una situazione non più sostenibile, di cui Alfano ha annunciato la fine imminente, proprio chiedendo un intervento europeo. Ma dall’Europa continuano a insistere sul fatto che la sostituzione di Mare Nostrum con Frontex “non è ipotizzabile, perché non ci sono né fondi né mezzi”, come ha spiegato una fonte della Commissione europea, precisando che “sono totalmente infondate” le indiscrezioni di stampa in base alle quali Frontex possa farsi carico del lavoro di Mare Nostrum in un’area più ristretta del Mediterraneo rispetto a quella in cui opera attualmente la missione italiana. Non ci sono dettagli al momento su come l’eventuale operazione Frontex Plus possa essere delineata. La fonte insiste dicendo che l’Europa è sempre stata contraria a Mare Nostrum in quanto rappresenta “una sorta di linea di traghetti informale tra Libia e Italia”, e incentiva in sostanza la messa in mare di immigrati clandestini.