Economia

L’Europa aumenta massimali di aiuti di Stato in agricoltura

La Commissione europea ha approvato oggi un notevole aumento del massimale del sostegno pubblico nazionale agli agricoltori, portandolo dagli attuali 15.000 euro a 25.000 euro in tre anni per ogni singola azienda. Una nuova possibilità che in Italia potrà cominciare a essere utilizzata, in particolare, per la crisi del pecorino romano e dei produttori di latte di pecora in Sardegna. “La Commissione ha adottato una revisione delle norme sugli aiuti di Stato nel settore agricolo (i cosiddetti aiuti ‘de minimis’), aumentando il massimale che le autorità nazionali possono utilizzare per il sostegno agli agricoltori senza l’approvazione preventiva della Commissione”, riferisce l’Esecutivo comunitario in una nota pubblica oggi a Bruxelles, secondo la quale questa modifica consentirà “maggiore flessibilità ed efficienza” nell’intervento degli Stati membri a sostegno degli agricoltori più vulnerabili, “in particolare nei periodi di crisi e nelle situazioni in cui è necessaria una risposta rapida da parte delle autorità pubbliche”.

La questione dell’aumento dei massimali era in discussione da diversi mesi ed è quindi una coincidenza che la sua approvazione arrivi al momento giusto per fornire uno strumento in più alle autorità italiane in risposta alle proteste dei pastori sardi. Ma è probabile che proprio la crisi del pecorino in Italia abbia accelerato e facilitato il processo di decisione da parte della Commissione. Nel suo incontro con il ministro italiano delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, il 19 febbraio febbraio a Bruxelles, il commissario Ue all’Agricoltura Phil Hogan, aveva assicurato che l’aumento dei massimali sarebbe stato approvato presto e che sarebbe andato a beneficio dei produttori sardi di latte di pecora, oltre che degli agricoltori in tutta l’Ue.[irp]

Secondo Hogan, “in alcuni casi l’importo degli aiuti di Stato che possono essere concessi ai singoli agricoltori sarà aumentato del 66%. Le nuove norme si affiancheranno alle norme solitamente seguite per gli aiuti di Stato notificati, che gli Stati membri possono continuare ad applicare”. L’aumento dei massimali entrerà in vigore il 14 marzo e potrà essere applicato retroattivamente agli aiuti che soddisfano tutte le condizioni. In generale, gli Stati dell’Ue sono tenuti a notificare gli aiuti di Stato alla Commissione e non possono attuare la misura di aiuto finché non hanno ricevuto l’autorizzazione da Bruxelles. Tuttavia, quando gli aiuti sono di modesta entità, come nel caso degli aiuti “de minimis”, gli Stati membri non devono notificare od ottenere l’autorizzazione della Commissione. Visto il loro importo modesto, gli aiuti non costituiscono una minaccia né per la concorrenza né per gli scambi nel mercato interno.[irp]

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redazione