Congedi parentali ai padri e altre misure per aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro: la Commissione europea ha deciso di puntare su una serie di iniziative concrete per promuovere i diritti sociali in generale e in particolare colmare il divario fra l’occupazione maschile e quella femminile. “Le donne sono sottorappresentate nel mercato del lavoro – ha ricordato la commissaria Vera Jourova presentando l’iniziativa della Commissione – rappresentano la meta? della popolazione, il 70% dei laureati ma solo il 65% e’ presente sul mercato del lavoro rispetto al 75% degli uomini. Spesso – ha aggiunto – le lavoratrici devono interrompere la loro carriera per accudire i loro bambini, ma anche gli anziani e i parenti ammalati”. Questo, ha aggiunto, ha un costo sociale ed espone maggiormente le donne alla poverta’”. L’iniziativa della commissione prevede fra l’altro che i padri abbiano diritto a 10 giorni di congedo alla nascita dei figli, e che possano prenderne altri fino all’eta’ di 12 anni dei bambini. Inoltre, saranno possibili permessi retribuiti per accudire i parenti anziani e ammalati e anche i congedi parentali retribuiti dovranno essere di durata omogenea nei diversi paesi Ue. I congedi di cui padri e madri potranno usufruire senza poterseli scambiare sono di “almeno quattro mesi” ciascuno, da utilizzare in modo flessibile (tempo pieno, part-time, gradualita’) fino a 12 anni di eta’ dei bambini. Tali congedi devono essere retribuiti “come minimo al livello del congedo malattia”. Per quanto riguarda i parenti ammalati, i giorni di permesso potranno essere 5 all’anno, compensati almeno a livello di giornate di malattia. Infine, tutti i genitori lavoratori di bambini sotto i 12 anni potranno chiedere la riduzione delle ore di lavoro, la flessibilita’ degli orari e la possibilita’ del telelavoro. Inoltre, la Commissione sosterra’ i paesi nell’adozione di misure per la fornitura di servizi di assistenza di qualita’ e sostenibili, la riduzione delle tasse per aumentare l’occupazione femminile. Bruxelles promuove inoltre lo scambio delle migliori pratiche fra stati, e il controllo sulle iniziative realizzate anche nell’ambito del semestre europeo, aumentando la raccolta di dati a livello europeo.