Lewis Eisenberg, il nuovo ambasciatore Usa in Italia

Lewis Eisenberg, il nuovo ambasciatore Usa in Italia
11 luglio 2017

Nel suo passato, Goldman Sachs, la gestione dei soldi del partito repubblicano statunitense e la raccolta fondi per la campagna elettorale di Donald Trump. Nel suo futuro, Palazzo Margherita a Roma: Lewis Eisenberg sarà il prossimo ambasciatore statunitense in Italia. La Casa Bianca ha ufficialmente nominato Eisenberg, da tempo considerato la prima scelta per Roma, dove Kelly Degnan sta svolgendo il compito di Chargé d’affaires ad interim, dopo la partenza, a gennaio, di John Phillips, che ha lasciato l’incarico con la fine dell’amministrazione Obama. La nomina dovrà essere confermata dal Senato statunitense. Filantropo, finanziere, amico di Donald Trump, Eisenberg è un classe 1942, nato in Illinois da una famiglia ebraica; dopo aver completato gli studi di economia alla Cornell University a New York, cominciò nel 1966 a lavorare per Goldman Sachs, di cui divenne partner e capo della Equity Division. Lasciata Goldman Sachs nel 1989, l’anno successivo fondò la sua compagnia di investimenti, Granite Capital International, per poi lavorare come senior advisor alla Kohlberg Kravis & Roberts & Co.

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La sua attività politica invece è cominciata nel 1994, con la governatrice del New Jersey, Christine Todd Whitman, che lo scelse per guidare la commissione sulle privatizzazioni e la concorrenza; l’anno successivo, fu eletto alla guida della Port Authority di New York e New Jersey, ovvero l’autorità che gestisce gran parte delle infrastrutture regionali dei trasporti nei due Stati e proprietaria del World Trade Center: da capo della Port Authority visse l’attacco alle Torri Gemelle, nel 2001. Nel gennaio del 2002, il governatore George Pataki lo scelse come direttore della Lower Manhattan Development Corporation, l’agenzia creata per progettare la ricostruzione. Nel 2002, fu nominato Tesoriere del Comitato nazionale repubblicano, l’organo che governa il partito repubblicano; lasciò l’incarico nel 2004. Si è poi occupato della raccolta fondi per la campagna elettorale di John McCain, nel 2008. Per le elezioni del 2016, ha inizialmente appoggiato la candidatura di Jeb Bush, per poi coordinare la raccolta fondi tra la campagna di Trump e quella del Comitato nazionale repubblicano. Inizialmente, il suo nome circolava tra gli addetti ai lavori anche come possibile responsabile di un dipartimento, soprattutto per quello del Commercio.

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