L’ex deputato Pd Genovese attacca il suo partito: il mio arresto serviva per le Europee
IL SASSO DALLA SCARPA Il politico messinese attualmente è agli arresti domiciliari ma non perde l’occasione di sferrare un colpo a Renzi: “E’ una macchina elettorale permanente”
“Il voto su Azzollini? Il Pd ha assunto la decisione più saggia. Chi è chiamato a giudicare un altro essere umano lo deve fare senza condizionamenti. L’ autorizzazione a procedere al mio arresto è stata invece il frutto di una straordinaria e cinica operazione elettorale”. Lo afferma Francantonio Genovese, unico deputato del Pd arrestato in questa legislatura, in due interviste a Repubblica e Fatto Quotidiano realizzate attraverso il suo avvocato. L’autorizzazione all’arresto alla vigilia delle Europee fu “uno spot di chi interpreta la politica come puro populismo di facciata”, dice Genovese.
“Non mi sento vittima di nessuno, né tanto meno di un personaggio piccolo piccolo che pensa di essere diventato grande. La storia scriverà la parola fine a questo capitolo”. “Il nostro presidente del Consiglio è una macchina elettorale permanente. Tira su tutto e poi molla un po’. L’ipocrisia e l’opportunismo, comune alla più becera ambizione, sono il frutto di una formazione che punta al raggiungimento di obiettivi solo personalistici, facendo di contro apparire il totale disinteresse per la crescita esponenziale di sé”, attacca Genovese. “L’innovazione è una cosa seria. Si possono condividere delle scelte drastiche o avversarle, ma la coerenza è d’obbligo a certi livelli. A mio parere, si è di fronte alla esaltazione di una forma di ‘bullismo’”.