Il presidente Usa Donald Trump ha annunciato oggi la liberazione da parte della Corea del Nord di tre cittadini americani, definendo un “gesto di buona volonta’” di Pyongyang. A prendere i tre cittadini americani è andato il nuovo segretario di Stato Mike Pompeo. La liberazione dei tre appare un passo ulteriore verso lo storico summit tra Trump e il leader nordcoreano Kim Jong Un che dovrebbe aver luogo tra la fine di questo mese e giugno. Secondo il Wall Street Journal la questione era stata già trattata da Pompeo nel suo viaggio a Pyongyang ad aprile, quando ha incontrato anche Kim. Nei giorni scorsi il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa bianca John Bolton aveva auspicato il rilascio dei tre come “opportunità” per il Nord di “dimostrare la sua sincerità”. E lo stesso Trump aveva twittato di star “sintonizzati” perché notizie erano vicine. Ma chi sono i tre detenuti? Si tratta di tre americani di origini coreane. Kim Hak-song lavorava per l’Università di Pyongyang di Scienza e Tecnologia e sovrintendeva la fattoria per lo studio dell’agricoltura dell’istituzione educativa fondata dagli evancelici nel 2010, nella quale studiano rampolli della nomenklatura. E’ stato arrestato a maggio 2017 su un treno diretto a Dandong, in Cina, per aver commesso “atti ostili”. Nato a Jilin (Cina), ha studiato in un’università californiana.
Kim Sang-duk, conosciuto anche come Tony Kim, è stato arrestato ad aprile 2017 presso l’aeroporto della capitale, mentre tentava di lasciare il paese dopo aver insegnato diverse settimane presso la stessa università. E’ un ex professore dell’Università di Scienza e Tecnologia di Yanbian, in Cina, vicino al confine con la Corea del Nord. E’ un esperto di contabilità ed è descritto da uina fonte come un uomo “religioso e dfdevoto”. Kim Dong-chul è un uomo d’affari nato in Corea del Sud e di passaporto americano. E’ stato condannato a 10 anni di duro lavoro per sovversione e spionaggio ad aprile 2016. Era stato arrestato a ottobre 2015, dopo aver ricevuto una chiavetta USB che conteneva dati e altre informazioni militari, secondo l’accusa. In un’intervista alla Cnn a gennaio 2016, Kim ha detto di essere naturalizzato americano, di vivere a Fairfax, in Virginia e di gestire servizi commerciali e alberghieri a Rason, la zona economica speciale al confine tra Corea del Nord, Cina e Russia. Un mese dopo il suo processo è apparso in una conferenza stampa organizzata dal regime di Pyongyang e si è scusato per aver tentato di rubare segreti militari per la Corea del Sud. I servizi sudcoreani hanno negato ogni coinvolgimento. askanews