Rientrate in Italia le salme di Piano e Failla. Oggi l’autopsia al Gemelli di Roma
TENSIONI IN LIBIA Feretri arrivati a bordo di C130 all’aeroporto di Ciampino. Gentiloni: “L’Italia potrà intervenire solo “su richiesta di un governo legittimo”
Sarà eseguita questa mattina all’Istituto di Medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma l’autopsia sulle salme di Salvatore Failla e Fausto Piano, i due tecnici della Bonatti, rapiti e uccisi in Libia. I feretri dei due italiani sono arrivati questa notte a bordo di un’aereo C130 dell’aeronautica militare all’aeroporto romano di Ciampino. Ad attenderli i familiari e il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Gentiloni, ieri in Parlamento, ha confermato che l’Italia in merito alla crisi libica manterrà una posizione di “fermezza, prudenza, responsabilità”. La linea del governo italiano sulla Libia non cambia, ha detto il titolare della Farnesina. L’Italia potrà intervenire solo “su richiesta di un governo legittimo” e dopo avere avuto il via libera del Parlamento. “Lavoriamo per rispondere alle richieste di sicurezza del governo libico, niente di più e niente di meno, nel rispetto della Costituzione, e lo faremo in seguito al via libera del Parlamento”. Gentiloni ha anche ricostruito la tragica vicenda del sequestro dei quattro tecnici italiani della Bonatti in Libia. Un sequestro – conclusosi con la tragica morte di Salvatore Failla e Fausto Piano e il rilascio di Gino Pollicardo e Filippo Calcagno – che “non è riconducibile all’Isis” e per il quale “non è stato pagato alcun riscatto”.