Le forze governative libiche hanno abbattuto un caccia delle forze di Khalifa Haftar nell’area di Wadi Rabie, a sudest di Tripoli. Lo annuncia il generale Mohammed al Manfur, comandante dell’Aeronautica di Tripoli. I militari hanno precisato che il caccia e’ stato colpito nell’area di Qaser bin Ghashir, la zona sotto controllo dei soldati di Haftar nei pressi dell’aeroporto internazionale. Il velivolo e’ stato colpito da un razzo terra-aria Sam. Secondo alcune fonti qualificate, il pilota si e’ lanciato col paracadute.
E aumenta il numero dei morti e dei feriti. L’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) ha contato almeno 121 morti (tra cui nove civili, quattro dei quali operatori sanitari) e 561 feriti (tra cui 22 civili) dall’inizio delle operazioni militari il 4 aprile scorso. Come è anche salito a circa 16 mila il numero delle persone costrette a lasciare le loro case nell’area di Tripoli dall’avvio dell’offensiva sulla capitale da parte delle forze del generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico (Lna). Dati pubblicati oggi dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) aggiornati a ieri, 13 aprile, secondo cui 2.000 sfollati si contano solo nelle ultime 24 ore. “Altre due ambulanze sono state danneggiate negli scontri, portando a otto le ambulanze colpite dall’inizio delle ostilita’”, aggiunge l’Ocha. I partner umanitari forniscono assistenza “laddove possibile” e finora e’ stata fornita una qualche forma di aiuto a circa 4.000 persone.
Si ritiene che oltre 1.000 rifugiati e migranti siano intrappolati nei centri di detenzione di Gharyan (dove mancherebbe peraltro l’acqua potabile) e Qasr bin Ghashir, in prossimita’ delle ostilita’ in corso. L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari ha espresso “preoccupazione per le famiglie che non riescono a lasciare le aree colpite dal conflitto, con l’uso continuato di armi pesanti in piu’ luoghi, tra cui Aziziya, Gharyan, Qasr bin Ghashir, Sawani e Wadi al Rabie”. L’Ocha ha condannato anche “le notizie relative al danneggiamento di un edificio scolastico in un attacco aereo ad Ain Zara”, area a sud di Tripoli dove e’ stata colpita anche una stazione elettriche. Finora sono stati istituiti 15 punti di raccolto per sfollati in varie localita’ di Tripoli.
Intanto, il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha confermato oggi il proprio sostegno al generale Khalifa Haftar, ricevuto al Cairo. Stando a quanto si legge sull’agenzia di stampa Mena, al Sisi “ha affermato il sostegno dell’Egitto agli sforzi per combattere il terrorismo e i gruppi estremisti e le milizie per ottenere sicurezza e stabilità per i cittadini libici in tutto il territorio del Paese, per gettare le fondamenta di uno stato civile stabile e sovrano”. All’incontro ha partecipato il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel.