Anche la Libia chiude i porti: “Rifiuteremo rimpatri, procedura illegale”

Il ministro libico: la comunità internazionale “si assuma le proprie responsabilità premendo sui paesi di origine”

Anche la Libia chiude i porti: “Rifiuteremo rimpatri, procedura illegale”

La Libia respinge ogni tentativo di rimpatri di migranti illegali. Lo ha affermato il ministro degli Esteri del governo di riconciliazione nazionale, Mohammed Sayala, citato dall’agenzia Lana.

“La Libia non accettera’ mail il ritorno di immigrati clandestini verso i Paesi di provenienza del Nordafrica. Sarebbe una procedura ingiusta e illegale. Abbiamo gia’ piu’ di 700.000 migranti sul nostro territorio e sono un pesante fardello”, ha spiegato il ministro, sottolineando la necessita’ di “riportarli dove sono venuti, perche’ la Libia e’ un Paese di transito, ha sofferto e soffre le conseguenze dell’immigrazione illegale”.[irp]

La comunita’ internazionale “si assuma le proprie responsabilita’ premendo sui paesi di origine e sopportando le spese di rimpatrio”, ha concluso il ministro, sottolineando l’importanza di affrontare il fenomeno “con serieta’ alle radici”.